
ROMA –Si sta facendo complicata la vita al governo del Movimento Cinque Stelle. Da un lato il presidente della camera rima sempre contro ogni provvedimento del governo o meglio, di Salvini. Dall’altra c’è la mancanza di coperture per approvare il reddito di cittadinanza, cavallo di battaglia del movimento.
Da indiscrezioni riportate dalla Stampa, si sta studiando di escludere dall’elenco dei beneficiari del nuovo assegno di disoccupazione quanti hanno un’abitazione. Qualora ciò fosse vero, metterebbe il movimento alla pari degli altri partiti che finora hanno fatto della casa l’oggetto privilegiato per fare cassa. In questo caso danneggerebbe i redditi più modesti e, in sostanza, di chi ha risparmiato e si è comprato una casa con maggiore fatica ed oggi non ha un sostegno economico per andare avanti per mancanza di certezze lavorative.
Si sta ragionando su un discorso politico per cercare di non perdere consensi, mentre il discorso più cocente in questo momento per il paese rimane la mancanza di lavoro o la precarizzazione del lavoro che ha portato anche a sottopaghe e rottura degli equilibri sociali che ruotano intorno al lavoro.
Una società dipendente da assistenzialismo derivante dalla politica è incapace di esprimere una propria posizione e difendere le proprie libertà. Questo paese ha bisogno di lavoro, ma quello vero e serio. Questo paese ha bisogno di imprenditori seri e capaci messi in condizione di lavorare tranquillamente e poter pagare poche tasse per soddisfare le esigenze di paga dei lavoratori.
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