
ROMA- Hanno perso tutti i voti, gli italiani gli ignorano, nessuno vuol sentir parlare di loro, ad ogni elezione nemmeno i familiari più stretti li votano, ma loro, la sinistra, invece di cambiare politiche continuano a fare la stessa politica di sempre, quella per intenderci che li ha messi fuori dal parlamento.
Hanno fatto una politica di accoglienza sconsiderata che ha lasciato invadere il nostro paese da immigrati irregolari, che per le leggi democratiche del nostro paese dovevano essere rispediti nei loro paesi di appartenenza. Loro, gli uomini e donne di sinistra, con l’appoggio del PD, hanno fatto sì che gli scafisti continuassero a fare soldi sulla pelle dei disperati, perché sapevano che in Italia c’era una parte politica che gli dava una mano. Poi, sul territorio italiano, sull’immigrazione si è fatto il resto, con coop e associazioni varie che hanno lucrato sui disperati e le indagini della magistratura hanno portato alla luce. Questo è quello che ha fatto la sinistra intorno all’immigrazione.
Ora sono andati oltre, dimostrando di voler scomparire definitivamente dalla scena politica italiana. Stanno appoggiando l’iniziativa di Banca etica. A capeggiare la flotta buonista della sinistra c’è il solito Nichi Vendola e una mini pattuglia di parlamentari della sinistra di Liberi e uguali. Una missione tutta politica, data dalla rabbia che Matteo Salvini è riuscito a fermare gli sbarchi e sulle sponde siciliane e calabresi non arriva più nessuno. Ma loro quest’affronto non lo potevano digerire.
Mentre loro salpavano e gioivano davanti alle telecamere di illustri TG nazionali, per far sapere che loro di sinistra c’erano, l’80% degli italiani rideva a crepa pelle. Per gli italiani quello che ha fatto Salvini è una boccata di respiro dopo anni e anni a parlare solo di migranti. Che nessuno arrivi più sulle nostre sponde, per gli italiani è cosa buona, perché gli italiani sono il popolo più accogliente al mondo, ma sanno bene che queste persone vanno aiutate a casa loro a conquistarsi la libertà e la democrazia.
A finanziare tutta l’operazione è Banca Etica. Sul sito la Banca spiega che «la nave ha l’obiettivo di svolgere attività di monitoraggio, testimonianza e denuncia della drammatica situazione che quotidianamente vede donne, uomini e bambini rischiare la propria vita, attraversando il Mediterraneo centrale, nell’assenza di soccorsi generata dalle recenti politiche italiane ed europee». Per questo motivo l’istituito «ha concesso il prestito per avviare la missione e per l’acquisto della nave». Una cifra che dev’essere notevole, ma non viene specificata. In aggiunta la banca si fa promotrice di una raccolta fondi in rete a favore del progetto: «Stiamo supportando il crowdfunding per raccogliere circa 700mila euro e svolgendo attività di tutoraggio per tutti gli aspetti economici». Il nucleo promotore è composto da singole persone e associazioni come l’Arci e YaBasta Bologna, ONG come Sea-Watch, il magazine online I Diavoli, imprese sociali quali Moltivolti di Palermo.
Peccato che l’iniziativa, agli occhi degli italiani, non appare proprio al di sopra della parti, ma connotata da un chiaro cappello politico di sinistra.
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