
Sono 40 anni che il popolo campano ascolta promesse elettorali che ruotano sempre intorno agli stessi argomenti. È una litania senza fine, poiché i problemi non sono mai stati risolti. Rifiuti, camorra, lavoro, litorale, turismo, sono gli argomenti più gettonati che in queste settimane i vari candidati al consiglio regionale stanno portando in giro per la Campania. Tutti argomenti che in goni tornata elettorale diventano bandiera di ogni schieramento, segno che mai nessuno è stato capace di risolverli, a partire dal dopoguerra. E sì, ormai la situazione della Campania ce la trasciniamo dietro dalla fine del secondo conflitto mondiale.
È giunto il momento di dire basta alle promesse, non servono, ci vogliono i fatti, ma quelli veri concreti. Non è più consentito ascoltare sempre la stessa musica, il disco si è scassato ed emana una musica incomprensibile. Continuare a promettere è segno di mala educazione nei confronti dei cittadini campani. Essi assorbono le promesse convinti che siano presto risolte, ma alla fine, passati cinque anni, rimangono lì ad attendere il nuovo che avanza, ma non è altro che il vecchio che dirige.
La Campania ha bisogno di uno scossone serio in grado di mettere mano alle idee fattibili per avviare quel percorso di svolta che possa portare fuori dal tunnel la regione Campania. Purtroppo, e questo è il dato peggiore: i candidati sono gli stessi che da venti anni sono in regione Campania, quindi la svolta di idee, ancora una volta, è rimandata al futuro.
Articoli simili: