
In Italia la situazione è quella che è, ma anche nel resto d’Europa le cose non è vanno tanto bene. Ormai il virus ha colpito indistintamente tutti. A Berlino oggi migliaia di persone si sono radunate nel quartiere di Mitte e nella zona della Porta di Brandeburgo, per protestare contro le misure adottate dal governo per fermare il contagio da coronavirus. Molti manifestanti non indossavano la mascherina e non rispettavano le distanze: la polizia è quindi ricorsa all’uso degli idranti per disperderli.
L’Ungheria, invece, ha deciso di prolungare il lockdown parziale fino all’8 febbraio. Il lockdown parziale in Ungheria sarebbe dovuto terminare il 10 dicembre. Le misure già in atto e che quindi si protrarranno fino a febbraio contengono il coprifuoco tra le 20 e le 5, il divieto di raduni e lezioni online per scuole superiori e università.
Situazione più delicata in svizzera dove si sono esauriti i posti in terapia intensiva: gli 876 posti letto di terapia intensiva certificati e riconosciuti dalla Società svizzera di medicina intensiva sono “praticamente tutti occupati” a causa dell’emergenza coronavirus.
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