
ROMA – A volte ci sono cose dolorose da dire e da scrivere, ma il timore deve passare subito perché c’è in palio il futuro delle prossime generazioni. Ci siamo trovati davanti sistemi tecnologici che dovevano aiutare le persone a ritrovarsi, a sentirsi vicini, ma, in effetti, di tutto questo sembra non sia arrivato nulla. L’atto più grave che si sta consumando è l’incondizionato controllo delle messe, che avviene sia in ambiti istituzionali sia attraverso le strutture tecnologiche di cui oggi noi facciamo uso. Sono entrambi gravi.
I social sono diventati quel nuovo sistema per controllare le masse. Quello che sembra ombra al di là di uno schermo, invece è realtà, perché ognuno di noi può essere spiato. Poi c’è il controllo da parte delle istituzioni attraverso sistemi legalizzati, che alla fine servono a sapere tutto di un cittadino. In tutti questi anni ci hanno bombardato sull’evasione fiscale facendoci odiare, in alcuni casi, anche il pizzaiolo e il salumiere sotto cosa, ritenendolo un ipotetico evasore. Mentre la vera evasione sta da tutt’altra parte e sviluppa miliardi di euro, come ad esempio le mafie.
Le istituzioni hanno così creato una serie di strumenti capaci di controllare ogni movimento di un cittadino. Prima di tutto, attraverso le banche, sono riusciti a veicolare un’enorme quantità d’informazioni che riguardano il cittadino, tutto in nome dell’evasione. Togliere la moneta dalla circolazione o ridimensionare l’uso del contante, non è altro uno strumento per controllare ogni movimento di un cittadino attraverso l’uso delle sue abitudini economiche.
Ma siamo dinanzi ad una distrazione di massa che serve ai poteri politici di pilotare o distrarre i cittadini creando, se occorre, anche quell’odio sociale tale da dividere i pensieri delle persone. Il controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel deviare l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dei cambiamenti decisi dalle lobby politiche ed economiche, attraverso la tecnica del diluvio o inondazioni di continue distrazioni e di informazioni insignificanti. La strategia della distrazione è anche indispensabile per impedire al pubblico d’interessarsi alle conoscenze essenziali, nell’area della scienza, l’economia, la psicologia, la neurobiologia e la cibernetica. Mantenere l’Attenzione del pubblico deviata dai veri problemi sociali, imprigionata da temi senza vera importanza. Mantenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza nessun tempo per pensare.
L’evasione fiscale è stato un grande strumento di persuasione in grado di tenere lontana la mente dei cittadini, perché le elite del potere dovevano aumentare le tasse facendo credere che esse erano indispensabili per mantenere in vita i servizi, poiché c’era qualcuno che rubava lo stato. Purtroppo a rubare erano tutti, lo stesso potere politico in complicità con i poteri forti che gestiscono in buona parte le economie mondiali. L’evasione non è altro che un motivo di distrazione delle masse, per consentire al potere politico di aumentare le tasse. Le tasse servono per avere indietro dei servizi e, visto che, i servizi non ci sono, esse servono solo al potere politico per continuare a sperperare risorse economiche per usi impropri e non per le esigenze dei cittadini per sopravvivere.
Articoli simili: