
ROMA – C’è un settore in Italia che viene foraggiato dal ministero di competenza, e questo settore si chiama cultura. In Italia se le cose vanno male è dovuto principalmente allo spreco di denaro pubblico che ruota intorno a fondazioni, associazioni, coop, sindacati ecc. Tutte figure che a fine anno vengono nutrite di soldi pubblici in nome della cultura. Ma siamo sicuro che questi soldi siano spesi bene? La risposta è no.
Quello che pare, in effetti più scontato, è che nascano enti e associazioni spesso fotocopia solo per godere di fondi ad hoc. Ma nel concreto fanno ben poco per diffondere veramente la cultura nel nostro paese. La mania di far diventare eventi particolari delle emergenze, per poi foraggiare chi se ne occupa, sta diventando una moda diffusa, ma non crea l’effetto sperato.
I soldi che si spendono attorno a cinema, teatro, violenze, sostegno agli immigrati, purtroppo, in alcuni casi, sono proprio soldi buttati. La cultura è diventato un argomento sulla bocca di tutti, ma diffonderla è cosa ben diversa. Il fatto che spendiamo milioni e milioni di euro come bruscolini venduti al mercato, e poi non otteniamo bruscolini di qualità, significa che i soldi che abbiamo speso sono del tutto inutili.
A foraggiare la cultura sono proprio i ministeri, e dalle casse dei ministeri escono milioni di euro per finanziare opere culturale che non hanno nessun impatto positivo sulle persone. Quindi la cultura non entra lì dove dovrebbe entrare guidando le persone ad avere un paniere culturale personale capace di fargli cambiare la vita in meglio. Purtroppo, nonostante i soldi spesi, la cultura rimane un miraggio.
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