
ROMA- Gli italiani stanno ridendo a squarciagola sullo sciopero della fame che una parte politica sta portando avanti per far approvare la legge sulla cittadinanza per i bambini immigrati. Ridono e si irritano pure, perché gli stessi non hanno mai fatto un’azione eclatante a difesa dei diritti dei cittadini italiani. Ma lo sciopero che loro chiamano della fame è solo una falsa, perché è uno sciopero a staffetta, per dirla breve, è sempre una presa per i fondelli che, solo chi li appoggia elettoralmente, per non farsi scoprire ridono sotto i baffi.
Come detto è un “digiuno a staffetta”: uno del Pd inizia il digiuno perché si approvi lo ius soli, ma ad un certo punto, tac, passa il suo digiuno ad un altro piddino, così lui può finalmente mettersi a tavola. Cosi via tutti gli altri. Insomma, uno sciopero di comodo: mi faccio qualche ora di digiuno e poi me ne vado a mangiare qualcosa.
Nella pagina «Sciopero della fame per lo Ius soli» sul sito dei Radicali, si chiede agli aderenti di indicare il giorno in cui si impegnano a rinunciare al cibo. Non del tutto, perché è consentita «l’assunzione di 390 calorie, in liquidi: quantificabili in tre cappuccini al giorno».
Ma più falso di questo sciopero della fame non c’è altro. Infatti digiunare qualche giorno ogni tanto fa bene, lo consigliano tutti i dietologi, ma questa è stata battezzata dieta ius soli.
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