
ROMA- Quando vado nelle scuole per parlare ai giovani di amore, spiego il senso dell’amore che, molti, lo intendono solo come sentimento tra due persone, mentre esso è per tutto quello che ci circonda. Di fatti siamo noi che abbiamo messo scarso interesse per quello che circonda, e non abbiamo dato giusto peso e amore alla terra deturpandola e inquinandola come se fosse qualcosa che non ci serve. Invece non è così: la terra va amata, come va amato tutto ciò che occupa la terra.
L’umanità ha commesso grossi errori nei confronti di un bene che ci viene consegnato alla nascita ed è nostro dovere custodirlo preziosamente per chi viene dopo di noi. Noi siamo essere viventi che dobbiamo custodire i valori e le ricchezze di cui noi usufruiamo per vivere. Di tutto ciò abbiamo fatto poco o niente. Il maltempo di questi giorni non è altro che una nostra responsabilità nei confronti della natura. Abbiamo reso invivibile questa terra con azioni che oggi la natura ci restituisce con gli interessi.
La natura si sta ribellando alla nostra arroganza. Forse non vuole più permetterci di essere cosi disattenti nei confronti di qualcosa che ci serve per vivere. Il mondo non si ferma a noi, noi siamo solo di passaggio, prima o poi dobbiamo lasciare tutto, ma chi viene dopo di noi ha il diritto di vivere bene in un mondo sano. Uragani, bombe d’acqua, tempeste d’acqua e vento, non sono altro che un effetto derivante dalla nostra arroganza di non aver tutelato un bene prezioso come la terra senza metterci il dovuto amore per farla rimanere intatta. Abbiamo danneggiato la terra per rincorrere una modernità che oggi ci sta distruggendo.
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