
ROMA- In questi giorni girando per il transatlantico si respira aria di paura in vista delle prossime elezioni politiche. Evidentemente le scelte fatte in questi anni appoggiando il governo Renzi, porta al tremore che le prossime elezioni possono essere una disfatta totale per NCD e ALA. Il problema quindi non è solo in casa PD, dove ormai siamo dinanzi ad un partito che si sta per frantumare, ma anche chi ha fatto parte della coalizione di governo vede perdere i pezzi. L’area di centro è zeppa di piccole sigle che vogliono avere una gloria che è impossibile, pertanto c’è un fuggi fuggi verso lidi che possono garantire la rielezione in parlamento. Se la legge elettorale, com’è probabile, avrà un premio alla coalizione, per Ncd sarà tempo di scegliere: o di qui o di là. Ed è proprio questo il nodo da sciogliere. Chi è stato eletto con Forza Italia, ed ora si ritrova in un partitino che non è né acqua e né pesce, capisce che alle prossime elezioni possono restare fuori, poiché l’elettorato si ricorderà di loro come i traditori di Forza Italia. Stessa sorte per gli uomini di ALA, che si ritrovano nella stessa situazione degli alfaniani. Le acque centriste sono molto incerte, ma i navigatori esperti che ruotano intorno all’area moderata sono vecchi marpioni della politica, a loro interessa quella poltrona già occupata per ben 25 anni. È chiaro che all’interno del centrodestra la situazione è del tutto difficile, poiché Salvini fa da mattatore e la Meloni sale nei sondaggi, quindi il dubbio che quelli che hanno tradito il centrodestra, da traditori, possono trovarsi a lustrare le scarpe al PD pur di non perdere la poltrona, ma possono stare certi che i traditori sono sempre poco piaciuti all’elettorato moderato di centrodestra.
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