
ROMA – Non è solo un caso che colpisce l’Italia, ma si diffonde a macchia d’olio l’addio alla sinistra. Le persone, specialmente i lavoratori, non si sentono più protetti da una parte politica un tempo loro vicino. Il collasso elettorale interessa l’intero territorio coperto dall’Unione europea. La Francia si è dovuta creare il simbolo Macron per combattere, in parte, l’ascesa di Marine Le Pen. Ma è solo un primo atto, poiché anche Macron sta facendo poco, e presto il nuovo può ritornare ad essere escluso. Quella della Francia è solo un esempio, ma ormai ovunque la sinistra si presenta alle elezioni esce con sonore batoste. Quella politica non interessa più a nessuno.
Il modello partitico socialdemocratico ha raggiunto il punto più basso della sua storia. In Europa proliferano i cosiddetti “populismi”, solo perché le persone si sentono abbandonate. Gli operai, il ceto medio, gli statali: le categorie politiche tradizionalmente ascrivibili a quell’universo politico di sinistra, cercano risposte diverse che vanno ben oltre le vecchie logiche della sinistra. Quel modello non funziona più in un contesto che ha bisogno di idee ben diverse, che mirano a difendere la produttività e non annientarla com’è successo finora.
La vittoria di Donald Trump è la conseguenza più eclatante e la dimostrazione più concreta. L’America ha detto no a un modello trapassato e si è affidata a un uomo con le caratteristiche diverse, che ha promesso durante la campagna elettorale, e sta mantenendo le promesse durante il suo mandato.
La sinistra ormai è ad un passo dal tracollo definitivo, ogni sforzo di rimetterla in piedi sarà sempre vano, poiché è l’elettorato che non crede più al modello sinistra, ma guarda con attenzione a forme politiche che entrano dritti alla pancia degli elettori e guardando con attenzione ai problemi reali che affiggono i cittadini.
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