
ROMA- Ieri Matteo Renzi ha detto che quando sale lo spread è questione di incertezza. Partiamo dal fatto che lo spread oggi è uno strumento utile alle lobby per mettere al tappeto un paese. prima dell’euro nessuno ne sentiva parlare e nessuna sapeva nemmeno cosa fosse. Dopo l’euro i politici ci hanno educato a tenere d’occhio questo strumento che,nulla è, uno strumento in mano alle lobby che determinano l’andamento dell’economia di un paese.
Lo spread non è un’incertezza, ma è semplicemente l’indicatore che emana messaggi ai popoli per farli orientare alle dritte che vengono date dai governi centrali, in modo tale che nessun popolo possa decidere diversamente preso dal timore che lo spread sale.
Secondo un mio punto di vista la vera incertezza è Matteo Renzi, che finora ha prodotto pochissimo per il bene del paese, e se lo spread sale è perché l’economia italiana è ferma. Le azioni di governo non hanno generato l’impulso giusto per favorire l’economia interna, unico pilastro di una nazione, quindi è normale che l’incertezza derivi da una cattiva politica del governo.
In questo Momento l’Italia è priva di una seria riduzione della tassazione capace di smuovere i consumi interni. La pressione fiscale è costantemente superiore alle condizioni di vita dei cittadini. Aggiungendo ad essa la mancanza di lavoro stabile, influisce negativamente sull’andamento dell’economia dell’interno paese. Quindi la vera incertezza che vive oggi l’Italia è la permanenza di Matteo Renzi alla guida del governo, che con i suoi proclami, inutili e improduttivi, non sta aiutando il paese ad uscire dalla spirale di crisi in cui versa.
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