
AVERSA- Una inaugurazione in pompa magna per il nuovo pronto soccorso del Moscati di Aversa. C’erano tutti i vertici del PD, con in testa il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca. Assenti tutte le cariche di opposizioni sia regionali sia parlamentari. Viene consegnato ai cittadini un nuovo pronto soccorso con una nuova struttura che rispecchia i criteri nobili che esistono nel resto d’Italia. È una conquista per la cittadinanza, che arriva dopo sette anni dall’inizio dei lavori, e con un dispendio di risorse economiche di diversi milioni di euro.
Sono state spese da parte del presidente De Luca parole lusinghiere per il futuro della sanità campana, sperando che esse non rimangono tali, come avviene di solito nel sistema politico italiano. Va detto che la sanità campana ha perso negli ultimi anni, per via del commissariamento della sanità campana, qualcosa come 12mila operatori sanitari tra medici e infermieri. Un numero impressionante considerando che il guaio più groppo della sanità campana è proprio la mancanza di personale.
Domanda che ho rivolto al consigliere regionale del PD Stefano Graziano, in merito alla vera piaga del pronto soccorso di Aversa, vale a dire la mancanza di personale. Ebbene, la risposta è stata alquanto superficiale “ci stiamo lavorando”. La risposta non mi soddisfa poiché, per me, significa che il pronto soccorso potrebbe continuare a non funzionare bene. Quello di stamattina è la terza struttura nuova di pronto soccorso del Moscati, ma non ha mai funzionato, sottolineo non ha mai funzionato. Il vero problema è l’eterna piaga della mancanza di personale, e finché non si risolve questa carenza, che crea disagi notevoli ai cittadini, si possono inaugurare altri cento nuovi pronti soccorsi, che essi non funzioneranno mai. Il pronto soccorso del Moscati assorbe un bacino di utenza quasi di 600mila cittadini, e ogni anno da assistenza di primo soccorso a quasi 100mila pazienti. Insomma, non si può tenere in piedi, soprattutto oggi che ha una nuova struttura, un pronto soccorso senza un adeguato numero di medici e infermieri. La piaga è questa, è meglio che la regione s’impegni a risolverla, altrimenti quella di stamattina rimarrà solo e soltanto l’ennesima parata.
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