
ROMA – Non si lamentino che gli italiani sono molto distanti dalla politica, perché sono loro, i politici, che allontano sempre di più i cittadini dalla politica grazie alle loro azioni devastanti. A Macerata è successo qualcosa di incredibile: un nigeriano ha preso una ragazza di 18 anni, senza pietà, l’ha tagliata a pezzi, messa in due valige, ed ha gettato il suo corpo in aperta campagna. Pochi giorni dopo un italiano, con la rabbia di vendicare la ragazza, si arma di pistola e va per strada, a bordo di una macchina, a sparare ai migranti. Ed ecco che scende subito in campo la politica bisognosa di voti e di visibilità, a fare campagna elettorale su una vicenda che deve essere letta per quello che è.
Non centra nulla il fascismo, razzismo, a Macerata sono accaduti fatti che dipendono dalla mente instabile di due persone, che hanno commesso entrambi atti intollerabili. Invece no, la politica fa leva sulla vicenda per scannarsi tra di loro, con la speranza che i cittadini diano una mano alla loro causa e li votano. State certi che nessuno vi voterà, perché il vostro atteggiamento è vomitevole.
Come bande, i politici si sono divisi in fazioni, e usano i fatti di Macerata con molta leggerezza. Subito si sono organizzate manifestazioni, tavole rotonde, ma alla fine nessuno dice le cose come stanno veramente: avete creato un disordine sociale che oggi rischia di far implodere una intera nazione. Avete creato ostilità sociale attraverso l’odio ideologico dei vostri partiti. Parlate a vanvera in ogni occasione, e state ledendo la dignità del popolo italiano, oltre ad istigarlo. I primi colpevoli dei fatti di Macerata sono i politici e i partiti che stanno costruendo un’Italia sbagliata.
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