
“Mi faccio portavoce dell’intera categoria dei lavoratori fragili, che proprio per il loro stato di salute sono maggiormente esposti ai rischi da contagio Covid-19, e sottolineando l’importanza della convergenza di un tema importante come questo che consenta di coniugare due diritti fondamentali, il diritto al lavoro e quello alla salute, sollecito il Governo ad adottare tutte le iniziative idonee per dare soluzione alle gravi criticità alle quali gli stessi sono esposti, che colpirebbero pesantemente il già difficoltoso stato degli stessi, e garantire così l’ulteriore proroga delle norme previste dall’art. 26 comma 1 bis del decreto Agosto, fino alla fine dello stato d’emergenza. Già in precedenza, insieme ai colleghi Giusy Versace, Dario Bond, Michela Vittoria Brambilla, Stefano Mugnai, Roberto Novelli, avevo presentato un Ordine del Giorno, approvato in Aula, riguardante la proroga della scadenza della disposizione relativa all’equiparazione del periodo di assenza dal servizio al ricovero ospedaliero per i lavoratori fragili. Il gruppo FI, in sede di commissione Bilancio del Senato, ha poi ottenuto l’approvazione dell’emendamento all’art. 26 comma 1 bis del decreto Agosto che prevede che, fino al 15 ottobre 2020, per i lavoratori dipendenti pubblici e privati immunodepressi o con patologie oncologiche e per i lavoratori in possesso del riconoscimento di disabilità con connotazione di gravità ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 104, il periodo di assenza dal servizio è equiparato al ricovero ospedaliero ed è prescritto dalle competenti autorità sanitarie, nonché dal medico di assistenza primaria che ha in carico il paziente. Il periodo di astensione dal lavoro non sarà quindi conteggiato ai fini del comporto cioè il limite massimo di 180 giorni di malattia oltre il quale, per legge, può scattare il licenziamento. Dopo quella data, quei lavoratori potranno ricorrere allo smartworking, se possibile, fino a fine anno” – Così l’onorevole Roberto Bagnasco, Capogruppo di Forza Italia in commissione Affari Sociali alla Camera.
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