
Le sardine sono un movimento nato per fermare l’ascesa di Salvini in Emilia Romagna. La zona rossa, già persa in Umbria, non può essere persa anche in Emilia. Il sunto del percorso delle sardine è questo. Finora hanno riempito le piazze, e sappiamo bene che quando si fa un evento, ieri c’era un concerto, arrivano dappertutto, quindi ieri in piazza forse non c’erano solo emiliani. Parliamoci chiaro: sono sempre le urne che decidono e non l’esultanza di una piazza piena. Puoi essere anche in quarantamila, e saranno quarantamila voti, però molto probabilmente altri due milioni di persone la pensano diversamente dalle sardine, poiché hanno tanti di quei problemi che le sardine non sanno nemmeno come risolverli.
Ognuno si aspetta dalle sardine discorsi politici che riguardano da vicino i cittadini. Niente. Zero assoluto. Non dicono una parola su come salvare Taranto e l’Ilva. Niente. Non parlano come abbassare le tasse alle imprese per far ripartire l’occupazione. Assolutamente zero. Non dicono una sola parola su come vogliono procedere per far ripartire l’economia nel nostro paese facendo alzare il Pil. Non fiatano. Non dicano nulla sulle centinaia e centinaia di vertenze che rischiano di mandare in mezzo alla strada migliaia e migliaia di lavoratori. Non parlano mai di precarietà e come combatterla. Di scuola, università, lavoro, invertire la rotta delle privatizzazioni, inquinamento, emarginazione sociale, corruzione e abbandono scolastico e culturale. Ma di cosa parlano le sardine? Nessuno lo sa. I media sanno registrare soltanto le piazze piene come forte impatto sociale. L’Italia ha tanti di quei problemi che se Dio scendesse in campo si arrende in meno di una settimana. Queste sardine sanno solo cantare bella ciò, forse vogliono farla diventare il nuovo inno nazionale. Chi le enfatizza ha interesse che questo movimento faccia rumore, poiché per il resto a comandare sono sempre gli altri. C’e’ un mondo intero che precipita e queste sardine sono semplici figuranti mandati a riempire le piazze per far credere che sono loro il futuro, che mai possono rappresentare, perchè non hanno idee politiche per come risolvere le criticità che stanno mandando l’Italia alla rovina.
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