
ROMA- La colpa è tutta di Romano Prodi se oggi siamo un paese senza più dignità. È lui che ha svenduto il nostro paese per portarci in Europa. Quello che più disgusta dei nostri partiti tradizionali è che le cose vanno malissimo, e chi faceva comunella con Prodi ora continua a difende l’Europa. Gli unici che non riescono a difendersi sono gli italiani, che stanno subendo torti a non finire da quando siamo entrati nella moneta unica europea. Un danno, anzi, una tragedia peggiore della seconda guerra mondiale.
Il maggior dolo è che noi italiani siamo stati chiusi in un recinto e usati come vacche da mungere per fare crescere i figli degli altri. Il popolo italiano ha sempre avuto una dignità. Siamo la prima nazione al mondo dove i cittadini sono proprietari di case. Ma questa Europa, con la compiacenza dei politici italiani filo europei, sta cercando in tutti i modi di impoverirci e toglierci i nostri beni.
Non è retorica, altrimenti non si spiega come mai in un momento così delicato, dove il lavoro non c’è, dove c’è una parte del paese disperata, l’Europa chiede di tassare i cittadini per ripianare i debiti. Ma chi li ha fatti questi debiti? Certamente non il popolo italiano, ma chi ha gestito la cosa pubblica ed ha sprecato montagne di soldi dei contribuenti. Poi stiamo parlando di un debito che ha origine lontane, dopo la seconda guerra mondiale, e non sarà mai estinto. I potenti senza volto, addentrati nel schifosissimo sistema europeo, vogliono decidere per noi secondo la loro visione, lontana anni luci dai problemi del nostro paese.
I mercati sarebbero quelli che decidono cosa va bene e cosa non va bene in un paese, sono loro che attraverso lo spread pilotano il sistema italiano. Tutto è arrivato all’indomani della venuta dell’euro, prima nessuno di noi aveva mai sentito parlare di spread.
I mercati sono ritornati alla carica come hanno annusato sentore di cambiamento, che può porre fini ai loro loschi affari. Gli stessi mercati non si interessano quando si massacrano i lavoratori, si tagliano le pensioni, si regalavano denari pubblici alle banche private o si smantella lo stato sociale nei paesi di mezza Europa. non fiatano, tanto a loro cosa succede ai cittadini non interessa, per loro conta il milione di euro che devono guadagnare in un’ora di mercato.
Nessuno in questi anni ha ascoltato il grido di dolore che arrivava dal basso, dalla gente, che disperata chiedeva di togliere le mani dai loro beni, e di trovare la soluzione lavorativa per tutti. No, nessuno li ha ascoltati, anzi, arrogantemente e presuntuosamente, politici di governo uscivano in Tv e dicevano che tutto andava bene.
Ora che sta per nascere un governo che guarda solo agli interesse dei cittadini, a differenza di chi ha governato finora, che ha guardato solo agli interessi dei grandi poteri forti, dell’Europa e dei partiti, iniziano le minacce perché il cambiamento fa paura.
Oggi in Italia, grazie agli affaristi governi del passato, fino a quello ultimo, un pensionato deve vivere con 440 euro che percepisce come pensione minima in Italia. Mentre un politico guadagna 12 mila euro al mese. Però al pensionato si chiede il sacrificio, per loro non esistono sacrifici. La povertà è diventata collettiva, travolge un po’ tutti i cittadini, a partire dai ceti medi che sono scomparsi.
Ora questi incompetenti della politica tradizionale che stanno in Italia e in Europa, Cercano di buttare giù un governo non ancora nato, ma solo perché percepiscono il segnale di cambiamento che presto coinvolgerà tutta Europa, perché l’Italia sarà il paese che farà da apripista
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