Mar. Mar 19th, 2024

Ieri chissà quanti di loro erano già pronti per distendersi sotto l’ombrellone e aspettare che i primi di settembre arrivasse l’accredito del nuovo stipendio di 12/15mila euro. Placidi e comodi a godersi le vacanze in paradisi marini di degno prestigio, mentre gli italiani rimangono nella calura agostana a pensare come fare per andare avanti. Cittadini disorientati e vittime indifese di un potere politico che, ormai, è fatto di un’unica pasta.

È andata storta: l’ombrellone è diventato il nemico estivo dei parlamentari italiani, sta mettendo tanta ansia. C’è la paura di non essere rieletti e perdere quel bel stipendio d’oro. È una brutta estate pure per loro, anche per loro c’è il timore che a settembre la fabbrica della politica non riapra i cancelli. Disoccupati tutti.

E ora che si fa, si chiedono in tanti di loro? C’è chi pensa di dare fiducia a Conte. Chi pensa a un ribaltone. Chi pensa a fare un governo tecnico. Chi pensa che è un suicidio andare al voto. Insomma, tra gli ombrelloni della politica italiana c’è fermento. Una certezza c’è: le ferie sono andate a farsi benedire.

Gli italiani, in attesa che il potere politico li chiami alle urne, si godono l’unica giornata di mare possibile, tra un panino a sacco e una fetta di cocomero mantenuta fresca nell’acqua del mare. Aspettano, non hanno ansia, tanto gli sceriffi mandati dai politici già si sono portati via tutto: dignità e lavoro, e anche beni personali. Non hanno più nulla da perdere. Quando saranno chiamati alle urne, penseranno di cambiare di nuovo, tanto chi se ne frega, peggio non può andare. Al governo del paese si sono alternati tutti i partiti, per ultimo anche il M5S, tutti hanno fallito portando l’Italia verso la disperazione totale. Hanno capito che i politici sono tutti uguali, nessuno è migliore dell’altro, non c’è speranza, quindi come si dice a Roma: “Annate tutti a quel paese”.