
Autunno 2019. Roma. Nella sala di registrazione di una nota casa discografica, la cantante Loredana Berté sta incidendo l’album “LiBerté”, il cui singolo d’esordio ,”Cosa ti aspetti da me”, verrà presentato in gara alla sessantanovesima edizione del Festival di Sanremo. A dirigere, in sala l’incisione, il maestro Luca Chiaravalli, insieme con uno degli autori del brano: Gaetano Curreri, leader del gruppo degli “Stadio“. A un tratto ,però, giunti a metà della canzone, la Berté interrompe la registrazione, sfilandosi le cuffie e coprendo con le mani il microfono. “A’ Gaetà, non me convince!…Oh, mi dispice, che ce posso fa’?, ma a me il suono non convince proprio!…” , esclama la cantante, continuando: “…e poi sento la voce fredda…e dire che so’ stata due giorni zitta per non affatica’ le corde vocali!… Senti, bello, facciamo ‘na cosa…io mo’ vado a fa’ ‘na pausa, me bevo un caffettuccio e poi torno…vabbe’, che ne dici?…”. “E che ne dico, Loredana?…te ,sei un mito per me, lo sai…però , ti devo dire la verità: io sarei più sicuro se finissimo la registrazione nel primo pomeriggio, così inviamo tutto alla Commissione del Festival entro domani mattina…che ne dici, si può fare ?…”, domanda Curreri alla Berté. ” ‘A Curre’, hai detto nel primo pomeriggio?…be’ , mo’ e mezzogiorno!…Io me vado a fa’ prima un giretto e poi per il pomeriggio la canzone è pronta!…”, replica la cantante, incalzata da Curreri. “Loredana, amore mio, tu sei la più brava cantante rock italiana, tu sei il rock!…e io voglio fare di tutto perché la tua voce sia messa in risalto dal brano,ma perché questo accada mi devi dare una mano!…”, la esorta il leader degli “Stadio”. “Senti, Curre’ , lascia che ti racconti un aneddoto…Quando ero bambina”, inizia il suo racconto la Berté, “avrò avuto cinque o sei anni, mia madre mi aveva vietato di mangiare il gelato subito dopo pranzo, perché diceva che avrei avuto una congestione…Era una domenica pomeriggio, eravamo ancora a Bagnara, in Calabria, in uno stabilimento balnerare…Io ero guardata a vista da Mimì, che era la sorella maggiore, ma nonostante questo riuscii a scappare perché ero arrabbiata e volevo starmene da sola per conto mio…Devi sape’ Gaetani’, che io ,fin da piccola, so’ sempre stata contro qualcuno o qualcosa e me ne volevo già anda’ de casa….Io so sempre stata un po’… così: irrequita!…Volevo cerca’ la mia strada…Quindi, siccome questo è uno de quei momenti, facciamo che adesso vado a prendere il caffettuccio e poi finiamo di incidere, eh ,bello?!…Il fatto sai qual è, Gaetanino ?…è che io so’ cuore di pietra e anima di seta!…”.
“Una rock star è una persona molto sensibile che vive in un mondo tutto suo, una creatura con un cuore di pietra e un’anima di seta. Il rock è un modello di vita, non è solo suono”. Così, la cantante e attrice Loredana Berté, in un’intervista rilasciata qualche tempo fa a Il Corriere della Sera. Nata a Bagnara Calabra, Comune in provincia di Reggio Calabria, il 20 settembre 1950, da Giuseppe ,insegnante di Latino e Greco e Preside di Liceo e da Maria Salvina Dato, maestra elementare, cresce con le sorelle Domenica, detta “Mimì”,Leda e Olivia. Poi, separatisi i genitori, nel 1965 si trasferisce poco più che adolscente a Roma con la madre e le sorelle. Attratta dallo Spettacolo, dopo gli studi superiori, muove i primi passi nell’ambito lavorando come ballerina al “Piper Club”, dove stringe amicizia con Renato Fiacchini, affermatosi successivamente come “Renato Zero”, insieme con il quale entra nel corpo di ballo dei “Collettoni e Collettini” della cantante Rita Pavone, lavorando con il regista Gino Landi e con il coreografo Don Lurio in trasmissioni come “Partitissima” e “Canzonissima“. Poi, volata a New York verso la fine degli anni Sessanta ,al seguito della stessa Pavone per prendere parte a una serie di concerti della cantante , assiste a una rappresentazione di “Hair” da cui resta particolarmente colpita, al punto da presentarsi alle audizioni per la messa in scena italiana dello stesso musical , ottenendo un ruolo e la partecipazione alla realizzazione del disco tratto dall’omonimo spettacolo. Tuttavia, debutta in sala di registrazione nella veste vera e propria di cantante solo nel 1970 per incidere come corista, insieme con la sorella Mimì, anch’essa cantante, l’album di Chico Buarque “Per un pugno di Samba“, arrangiato da Ennio Morricone e prodotto da Sergio Bardotti, cui segue la partecipazione ai cori del disco della sorella , nel frattempo affermatasi come “Mia Martini“, “Oltre la collina“. Nella prima metà degli anni Settanta, tornata sul palcoscenico con la commedia musicale di Garinei e Giovannini “Ciao Rudy“, ispirata alla figura e alla biografia dell’attore Rodolfo Valentino, interpretato da Marcello Mastroianni, è tra i protagonisti , insieme con l’amico e collega Renato Zero ,dell’opera rock italiana “Orfeo 9”, diretto da Tito Schipa Jr. Ancora nel cast della trasposizione televisiva dell’operetta “No no Nanette” e della commedia musicale “Forse sarà la musica del mare” insieme con Minnie Minoprio e Lando Buzzanca, nel 1974 viene notata dal discografico della CGD Alfredo Cerruti ,che la scrittura per il disco provocatorio “Streaking”. Il grande successo di pubblico, però, arriva solo nel 1975 con il singolo “Sei bellissima“, brano composto testi e musica da Claudio Daiano, Gian Pietro Felisatti e arrangiato dal maestro Vince Tempera, portato in gara alla manifestazione canora Disco per l’estate e subito eliminata per la censura applicata ad alcuni versi ritenuti “troppo forti”, ma rimasto in classifica per quattordici settimane ,raggiungendo l’ottavo posto della hit parade. Nel frattempo, ciementatasi anche nel cinema, gira quattro film: “Quelli belli…siamo noi” di Giorgio Marluzzo, “Il padrone e l’operaio” di Steno, “Movie rush-La febbre del cinema” di Ottavio Fabbri e “Attenti al buffone” di Alberto Bevilacqua. Fidanzatasi con il tennista Adriano Panatta, dopo la fine della storia d’amore con quest’ultimo, si lega al canatutore Mario Lavezzi dando inzio a un sodalizio durato cinque dischi ( tra i quali: “Normale o super“, contenete il primo brano scritto per lei dal cantautore Ivano Fossati, “Per effetto del tempo”, “Indocina”, “Meglio libera” e “Fiabe“). Nel 1977, invece, all’interpetazione della soubrettina “Dori” nel varietà Rai di Antonello Falqui, Maurizio Costanzo e Dinon Verde, “Bambole , non c’è una lira”, alterna gli impegni da cantante, registrando il terzo Lp “TIR“. Eletta “miglior interprete femminile” nel concorso “Vota la voce”, indetto dal settimanale “TV Sorrisi e Canzoni“, nel 1978 collabora nuovamente con Ivano Fossati ,che scrive per lei le canzoni: “Dedicato” ed “E la luna bussò“, contenute nel disco “Bandaberté”, suo primo successo commerciale. Incuriosita da nuove sonorità come il raggae e il funky, nel 1980 pubblica l’album “LoredanaBertE’, il cui singolo di punta è “In alto mare“. Successivamente, partita per gli Stati Uniti d’America per incidere il disco “Made in Italy“, a New York, conosce Andy Warhol e frequenta la sua “Factory”. Tornata in Italia, nell’estate del 1982 partecipa al Festivalbar con il brano “Non sono una signora”, manifesto musicale scritto sempre da Fossati, contenuto nell’album “Traslocando“, primo disco di platino, inserito dalla rivista Rolling Stone Italia nella classifica dei 100 album italiani più belli di sempre. Nel 1983, poi, un nuovo successo: “Il mare d’inverno”, brano scritto da Enrico Ruggeri, seguito, verso la fine degli anni Ottanta, dalla partecipazione al Festival di Sanremo , con la canzone “Io”,e al Festivalbar, con la canzone “Fotografando“. Proprio sul palcoscenico del “Festival della canzone italiana”, la Berté si ripresenta in veste di cantante e autrice nel 1993, in coppia con la sorella Mimì , insieme con la quale interpreta il brano: “Stiamo come stiamo“, inserita nel disco “Ufficialmente dispersi“, partecipazione ripetuta anche nel 1994 , nel 1995 e nel 1997, con le canzoni: “Amici non ne ho” ,”Angeli e angeli” e “Luna”, brani che ripercorrono la sua vicenda personale e il dolore per la scomparsa improvvisa della sorella Mimì. Chiusi gli anni Novanta con la raccolta “Decisamente Loredana“, registrata con l’Orchestra Aurora diretta dal maestro Mario Natale, nel Duemila alterna omaggi a grandi cantautori come Fabrizio De Andrè all’incisione di nuovi album quali: “Loredasia” e “Babyberté”. Nuovamente in gara al Festival di Sanremo, fra il 2008 e il 2012, interpreta la canzoni: “Musica e parole“, esclusa dalla competizione in quanto non inedita, e “Respirare”, cantanta in coppia con Gigi D’Alessio, che si aggiudica il quarto posto in classifica. Vincitrice del Premio alla carriera istituito dalla città di Sanremo, e del Premio Sala Stampa Radio Tv, nel 2014 torna ad esibirsi dal vivo con la tournée “Bandaberté“e partecipa in veste di giudice ai talent “The Vocie” e “Amici di Maria De Filippi“, cui alterna la pubblicazione dell’autobiografia “Traslocando”, edita da Rizzoli, in cui racconta di sé e del suo amore per il tennista Bjorn Borg. Tenuti una serie di concerti a sostegno di un’ associazione impegnata nella lotta contro la violenza sulle donne, realizzati con le colleghe Fiorella Mannoia, Laura Pausini, Elisa, Giorgia, Emma, Alessandra Amoroso, Noemi, Nina Zilli, Gianna Nannini, Patty Pravo, Bianca Atzei, Elodie, Paola Turci,Irene Fornaciari e Aida Cooper, nell’estate 2018 torna in vetta alle classifiche con il brano inciso insieme al gruppo Boomdabash “Non ti dico no”, e veste ancora una volta i panni del giudice nello show musicale di Rai Uno, condotto da Amadeus, “Ora o mai più”. Di recente al Festival di Sanremo con il brano “Cosa ti aspetti da me“, vincitore del premio Pubblico dell’Ariston, premio appositamente creato per lei dai giornalisti, nel 2019 pubblica l’album “Liberté” e nel 2020, in occasione del settantesimo compleanno, la ristampa in vinile dell’album anni Ottanta “Loredanaberté” , prima di quattro riedizioni dei suoi dischi e 45 giri di maggior successo, in uscita programmata fino al 2021. Di sé, ha detto: “A settant’anni ho ritrovato la mia autostima. Credo fermamente in me. Ho accontonato la mia machera tragica. Prima mi guardavo allo specchio e non mi piacevo. Adesso mi gridano “Bellissima” e io ne sono felice, perché mi sento tale. Sono di nuovo una cantante che accende passioni e desideri”.
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