
NAPOLI-“C’è sola certezza quando un sistema di governo sostenuto dai vecchi partiti è foraggiato da clientele, malaffare e scambi di voti e di favori: è un sistema destinato a morire, rischiando di trascinare con sé anche la parte sana della comunità che amministra. Casavatore e Crispano, a un passo dallo scioglimento per infiltrazioni camorristiche, come già accaduto per Marano, sono solo l’ultimo esempio di come i partiti tradizionali riescano a raccogliere consensi esclusivamente per volontà e con il sostegno del crimine organizzato. Un sistema che coinvolge Comuni gestiti da Pd, Forza Italia, Ncd, Udc e da liste e listini inventati solo per camuffare le solite sigle, tutti espressione di una classe di potere composta da sedicenti professionisti della politica, colletti bianchi e boss della camorra. Ad oggi un movimento che metta insieme cittadini selezionati per la loro onestà, le loro idee e le rispettive competenze resta l’unica alternativa per il futuro dei nostri territori”. E’ quanto sostengono il senatore del Movimento 5 Stelle, Sergio Puglia, con i gruppi M5S di Casavatore e Crispano, alla luce dei decreti di scioglimento dei consigli dei dei due Comuni firmati il 20 gennaio scorso e che saranno operativi dal prossimo 27 gennaio.
“In entrambi i casi – sottolineano Puglia e gli attivisti M5S dei due comuni – avevamo puntualmente denunciato il controllo diretto e indiretto delle rispettive amministrazioni. Controllo che a Casavatore si è palesato fin dalla campagna elettorale, dove la magistratura ha documentato un autentico paradosso: il clan locale avrebbe sostenuto entrambi i candidati, sia quello sponsorizzato dalla segreteria provinciale del Partito democratico, sia la candidata che ha poi vinto le elezioni, piazzando nelle liste a suo sostegno affiliati e parenti della famiglia del boss. Puntualmente sono stati denunciati dal M5S i giri di appalti pilotati, le concessioni edilizie, il voto di scambio e le collusioni ad ogni livello che hanno carattarizzato questa amministrazione e quella di Crispano, che già nel 2005 subì un provvedimento di scioglimento per camorra”.
“Il nostro appello ai cittadini – concludono Puglia e i gruppi M5S di Casavatore e Crispano – è di ribellarsi con la migliore delle armi forniteci dalla nostra Costitizione: il voto. Non consentiamo più ai vecchi nomi e alle solite facce di avvicinarci per una preferenza elettorale. Mettiamo assieme idee e competenze per restituire ai nostri territori e a chi li vive la dignità e il futuro che meritano”.
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