
ROMA- Per la prima volta nella storia della repubblica italiana un governo guarda esclusivamente agli interessi degli italiani. I governi precedenti hanno portato il paese alla rovina, ed hanno distrutto le aspettative degli italiani. Come hanno annientato il futuro dei giovani. Ieri sera invece è nata per davvero una nuova repubblica, perché il governo Conte ha tenuto in considerazione solo i problemi che assillano i cittadini escludendo gli interessi dei partiti e delle lobby.
Ieri sera nel consiglio dei ministri è stata raggiunta l’intesa sul rapporto deficit-pil al 2,4%. Sono stati raggiunti tutti gli obiettivi chiesti da M5s e Lega con il via libera del ministro dell’Economia Tria. Quindi ieri sera è nata la manovra del popolo che tira fuori dalla povertà milioni e milioni di italiani. Non solo, è una manovra che garantisce alla nazione di uscire dalla crisi che finora l’ha tenuta in ostaggio per volere dell’Europa.
Per la Manovra saranno liberati 27 miliardi con una lunga serie di provvedimenti finanziati ricorrendo esclusivamente all’indebitamento. Il consiglio dei ministri che si è svolto dopo il vertice e che ha approvato all’unanimità la Nota di aggiornamento al Def, ha stabilito che il rapporto deficit/pil sarà previsto al 2,4% nel 2019, 2020 e 2021. Una manovra espansiva che rappresenta una sfida aperta a Ue e mercati. Tria, il cui obiettivo è stato a lungo un rapporto deficit/pil attestato all’1,6%, è stato messo in un angolo ma, assicurano fonti del governo, non si dimetterà.
La manovra presenta punti necessari per far ripartire il paese: Tasse abbassate al 15% per più di un milione di lavoratori italiani, diritto alla pensione per almeno 400.000 persone e altrettanti posti di lavoro a disposizione dei giovani superando la legge Fornero. Chiusura delle cartelle di Equitalia, investimenti per scuole, strade e Comuni. Nessun aumento dell’Iva. 10 miliardi per il reddito di cittadinanza.
Il popolo italiano stamattina esulta, si sente al centro dell’attenzione e non più emarginato come ai tempi di FI e PD. Infatti una parte significativa della manovra riguarda il piano di investimenti pubblici.
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