
Autunno 2018. Roma. Rione Monti. Nella sua abitazione l’attore Massimo Lopez, tornato dopo alcuni anni a calcare le scene insieme con il collega e amico, Tullio Solenghi, sta provando da solo uno sketch dello spettacolo “Massimo Lopez e Tullio Solenghi Show”, prossimo al debutto. Arrestatosi d’un tratto per il sopraggiungere di un’intuizione, decide di telefonare a Solenghi per condividerla. “Pronto, Tullio, sì , sono io, Massimo!. Senti, ti chiamavo per dirti che ho avuto un’intuizione per lo spettacolo…”, racconta Lopez, continuando: “Ero qui, che provavo il mio monologo, quando a un certo punto…è arrivata un’immagine: quella dei due Pontefici, Papa Ratzinger e Papa Francesco, tu imiti il primo, io, imito il secondo: perché non scriviamo un pezzo?…anzi , guarda io comincio a lavorarci nel fine settimana…tu, potresti fare lo stesso…poi nei prossimi giorni ci incontriamo e tiriamo le somme, che ne dici?…”. “Eh…Tullio, Tullio, che ne dico?…dico che hai dimenticato proprio tutto…e per tutto, intendo il nostro metodo!…”, lo ammonisce Solenghi, spiegando: “Il metodo che usavamo con Anna, ai tempi del “Trio”…Se ti dico: “i tre setacci”, cosa ti viene in mente?…”. ” “I tre setacci”?…be’, sì,certo che mi ricordo!”, esclama Lopez, …come potrei dimenticarlo?: prima l’ispirazione dalla vita di tutti i giorni, poi il confronto reciproco, e in ultimo,la traduzione su carta , la scrittura!…E che fatica!…impiegavamo almeno una settimana per la stesura di uno sketch di soli 8 minuti…”. “Eh, sì, il perfezionismo di Anna…che poi era anche il nostro!…” , constata Solenghi, chiedendo: “E ti ricordi cosa ci domandavamo allora ,per capire se il pezzo comico era riuscito e se piaceva a tutti e tre ?…una frase in codice: “Il palloncino è ancora gonfio?” e se lo sketch era da buttare via, uno di noi rispondeva con una pernacchia!…”. “Quanto ci siamo divertiti, però!…e come ridevamo con Anna!…”, rievoca nostalgico Lopez, chiosando: ” Ma in fondo lei continua ad essere con noi tutti i giorni, anche in questa ricerca della perfezione!… La verità è che noi siamo ancora quelli di allora, quelli del “Trio”, l’indissolubile Trio!…”.
“Per preparare un nostro sketch impiegavamo parecchi giorni per 8 minuti di spettacolo. Avevamo un senso critico verso noi stessi altissimo, eravamo maniacali. E Anna più di tutti. Anche adesso abbiamo un senso critico molto forte , siamo molto severi con noi stessi, molto pignoli come era lei ed effettivamente sentiamo la sua presenza anche in questo”. Così, l’attore Massimo Lopez ricordava qualche tempo fa, in un’intervista , l’epoca del Trio, formazione comica cui diede vita nel 1982 con Anna Marchesini e Tullio Solenghi. Nato ad Ascoli Piceno l’11 gennaio 1952 da genitori napoletani, fino all’età di undici anni cambia numerose città, per poi trasferirsi definitivamente a Roma insieme con la famiglia. Qui, conseguita la maturità scientifica, si impiega per un breve periodo in banca per non deludere le aspettative del padre. Imitatore-caricaturista di insegnanti e compagni di classe sin dai tempi della scuola, verso la fine degli anni Settanta, decide di assecondare l’inclinazione per lo Spettacolo e di iscriversi presso la scuola del Teatro Stabile di Genova, dove conosce un giovane esordiente, Tullio Solenghi e prende parte a rappresentazioni di classici quali: “Il fu Mattia Pascal” di Luigi Pirandello, al fianco di Giorgio Albertazzi e Lina Volonghi, “L’anitra selvatica” di Henrik Ibsen, “Il borghese gentiluomo” di Molière, con Carlo Cecchi e “I due gemelli veneziani” di Carlo Goldoni , con Alberto Lionello. Rientrato nella Capitale, intraprende l’esperienza del doppiaggio, rimanendo colpito da una collega, l’attrice Anna Marchesini, che coinvolge in un programma radiofonico Rai, cui collabora insieme con l’amico Solenghi. I tre, notati da un dirigente dell’azienda di Stato, dato il successo della trasmissione, vengono scritturati per il varietà di Radio2 “Hellzapoppin“(titolo attinto dall’omonimo musical e film di Henry C. Potter), cui seguono, nel 1985, il programma televisivo “Tastomatto”, condotto da Pippo Franco, nel quale danno vita a sketch che li rendono popolari, e ,nel 1986, la trasmissione “DomenicaIn”. Protagonisti del varietà del sabato sera “Fantastico7“, che li vede al centro di un incidente diplomatico con l’Iran per una scenetta sulla madre di Khomeyni, nelle stagioni 1986, 1987 e 1989 partecipano al Festival di Sanremo. Tornati a calcare i palcoscenici teatrali con gli spettacoli, poi ripresi anche dalla Tv, “Allacciare le cinture di sicurezza” (premiato con il Biglietto d’oro) e “In principio era il trio“, raggiungono la vasta popolarità nel 1990 con la parodia, in cinque puntate, del romanzo di Alessandro Manzoni “I promessi sposi“, trasmessa da Rai Uno con un ascolto medio di 17milioni di persone. Separatisi fra il 1994 e il 1995, proseguono tutti e tre la carriera di attori separatamente. Tuttavia, Lopez sperimenta anche la conduzione di programmi come: “Scherzi a parte”, presentato dal 1995 al 1997, con Teo Teocoli e con Lello Arena , “I guastafeste“, “Viva Napoli“, con Mike Bongiorno ,”Buona Domenica“, condotto con Maurizio Costanzo, Claudio Lippi, Enrico Papi e Paola Barale e “Fantastica italiana” con Mara Venier, senza mai trascurare la recitazione. Infatti, fra il 1997 e il 2001, partecipa ad alcune serie televisive Rai e Mediaset come: “Professione fantasma” e “Compagni di scuola”. Poi,nel 2004/2005, cimentatosi nuovamente con la conduzione di programmi quali: “Striscia la notizia”, ritrovato l’amico e collega Solenghi, porta in scena la commedia di Neil Simon “La strana coppia” e, successivamente, il tributo al cantante Frank Sinatra “Ciao Frankie”. Nel 2007, ballerino della trasmissione di Rai Uno, “Ballando con le stelle“, celebra i venticinque anni dalla nascita del Trio, con la trasmissione “Non esiste più la mezza stagione“, presentata con Anna Marchesini e Tullio Solenghi. Ancora in teatro con gli show “Varie-tà”, “Sing and Swing“, quest’ultimo con la Big Band Jazz Company , fra il 2014 e il 2015 è nel cast dei talent Rai, “La Pista” e “Tale e quale show”. Doppiatore per il cinema di film e cartoni animanti, nel marzo 2017, durante lo spettacolo teatrale“Jazz e dintorni” è colto da un malore e viene ricoverato per i sintomi di un infarto. Soppoposto a intervento, si riprende poi completamente, tornando in scena nel maggio dello stesso anno. Di recente, accanto a Tullio Solenghi nel tour teatrale “Massimo Lopez e Tullio Solenghi Show”, di sé ha detto: “Sicuramente il palcoscenico mi aiuta molto ad essere me stesso, peché io non penso al Teatro o allo Spettacolo come finzione. Per me, ilTeatro è verità. Poi dipende , se tu reciti un copione è chiaro che stai fingendo, perché interpreti un altro te stesso. Però nei miei ultimi spettacoli, che sono di intrattenimento, di varietà, di show, io esprimo proprio me stesso totalmente e questo esprimere me stesso fa sì che io mi senta molto vicino al pubblico. Io dialogo con il pubblico…lo devo vedere in viso, devo percepire che si emoziona e l’emozione che il pubblico ha, la dà poi a me,di rimbalzo”.
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