
ROMA- L’aria primaverile che si respira stamani a Roma, mentre la città si avvia al risveglio, fanno apparire tutto normale. Tanto normale non è, in questa città si sta costruendo il nuovo governo, e stamattina al colle salgono il presidente emerito Giorgio Napolitano, il presidente di camera e senato, per poi dare spazio al capo dello stato di prendere una decisione.
Il giro di consultazioni di ieri ha detto ben poco, se non fatto capire che tra le forze politiche c’è solo astio e poca condivisione. Nessuno delle forze politiche in campo ha dato un segnale distensivo e fatto presagire ad una apertura certa per la formazione del governo.
Indiscrezioni non sono trapelate dalle forze in campo, ma quella del capo dello stato sì. Nella vetrata, dopo qualche ora dalla chiusura delle consultazioni, trapelava invece che il capo dello stato ha avvertito le forze politiche che bisognava trovare un accordo per formare un governo. Più tardi ancora trapelava una ulteriore indiscrezione, la quale diceva che Mattarelle avrebbe avvertito le forze politiche che il tempo al Quirinale è scaduto e, quindi, bisognava trovare al più presto una strada, altrimenti lo stesso Mattarella potrebbe prendere una decisione che spiazzi tutte le parti in causa.
Ora spetta ai vincitori decidere cosa vogliono fare. Dopo la giornata di oggi il capo dello stato dovrebbe uscire nella vetrata e informare i cittadini attraverso la stampa, e sapremo di più di queste indiscrezioni che sono trapelate nel tardo pomeriggio di ieri. Un dato è certo, ed è quasi sicuro: Mattarella non è disposto a concedere altro tempo.
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