
VENEZIA- Dopo la morte di una richiedente asilo ivoriana di 25 anni, nel centro di prima accoglienza di Cona, nel Veneziano, è scoppiata una rivolta innescata dagli immigrati ospiti del centro. Secondo i richiedenti asilo, i responsabili della cooperativa hanno aspettato oltre otto ore dal malore prima di chiamare i soccorsi per la ragazza. Una rivolta che ha portato ad azioni di protesta che hanno costretto gli operatori a chiudersi in locali per evitare di essere aggrediti. Sul posto sono giunti i carabinieri e la polizia che hanno convinto, dopo lunghe ore di trattativa, i profughi a terminare la protesta. Intorno alle 17 i migranti si sono presi l’intera ex base missilistica, hanno spento le luci e dato fuoco a dei bancali – scrive il Corriere. E gli operatori si sono dovuti barricare nei container e negli uffici”. Le forze dell’ordine, hanno avviato una mediazione e alla fine i 25 operatori sono stati liberati.
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