
ROMA –Non è certamente una attività lavorativa facile quella dei vigili del fuoco, non può essere paragonata in nessun modo ad un impiegato o ad altri lavoratori che non fanno lavori usuranti. Quello dei vigili del fuoco è un lavoro fatto sempre di corsa, sempre con l’ansia addosso perché c’è da salvare una vita umana. Insomma, per loro l’innalzamento dell’età pensionabile non va proprio giù.
A comunicarlo è il segretario generale del Conapo, Antonio Buzzi, che respinge l’idea di applicare a tutti l’innalzamento dell’età pensionabile dove ricadrebbero anche i vigili del fuoco. “L’aumento dell’età pensionabile è assurdo nei confronti dei vigili del fuoco – afferma Antonio Brizzi -Siamo statisticamente conteggiati come normali lavoratori ma in realtà abbiamo una aspettativa di vita molto inferiore ad altre categorie, a causa dell’esposizione prolungata a fumi e sostanze tossiche, quasi sempre cancerogene. Non si può fare di tutta l’erba un fascio, c’è chi lavora seduto a una scrivania e c’è chi, come i pompieri, è costantemente esposto a qualsiasi imprevedibile rischio. Il governo faccia uno studio mirato sull’aspettativa di vita dei vigili del fuoco e nel frattempo congeli il nostro assurdo aumento. I riscontri che noi abbiamo dicono che i vigili del fuoco si ammalano gravemente a pochi anni dalla pensione”.
Articoli simili: