
NAPOLI- Istigazione al voto di scambio, è l’ipotesi di reato iscritta nel fascicolo aperto dalla Procura di Napoli sulle dichiarazioni espresse da Vincenzo de Luca, in merito a dichiarazione che il governatore della Campania aveva espresso durante un incontro con amministratori locali. Già il 24 novembre la Procura aveva aperto un fascicolo senza ipotesi di reato. Nell’incontro con gli amministratori locali che si svolse in un albergo di Napoli, De Luca incoraggiò i sindaci ad inviare fax nei quali indicare i voti “conquistati” e invitò anche ad offrire fritture di pesce piuttosto che gite in barca pur di convincere gli elettori. Una battaglia per il sì che conveniva fare, spiegò, in vista dei tanti fondi che sarebbero arrivati, in caso di vittoria, dal governo. “Battute goliardiche” le ha definite il governatore della Campania. Al vaglio degli inquirenti ci sarebbe anche un altro aspetto: il ruolo di commissario in pectore alla sanità campana con cui De Luca si presentò alla platea; il riferimento ai laboratori (“ci sono 400 laboratori, sono tanti voti”) come agli studi professionali sarebbe stato fatto non a caso. Ad essere sentito dal pool mani pulite della Procura di Napoli, il portavoce di De Luca, Paolo Russo, che era presente a quell’incontro.
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