
“Le tenebre si sono addensate sulle piazze delle nostre città”. Queste le parole di Papa Francesco che ieri sera mi hanno colpito molto. Ne usciremo, ma tutti saremo coscienti di aver visto le tenebre della morte. Ieri sera Piazza San Pietro era deserta. Io già in un’altra occasione ho visto piazza San Pietro deserta. La sera dopo i funerali di Papa Giovanni II. La mattina Roma è invasa da tante persone. Tutti i potenti del mondo vennero a rendere omaggio al grande Papa. La sera sono passato fuori via della Conciliazione. Dando uno sguardo all’interno, era tutto deserto. Parcheggiai l’auto ed entrai a piazza San Pietro. La piazza era illuminata meno del solito. Tutto intorno a me il deserto. Tanto silenzio. Mancava qualcosa, qualcuno, il grande papa se ne era andato. Per me che vivevo quel momento fu una sensazione bellissima: la vita che continuava con il ricordo di aver conosciuto un grande Papa.
Ieri sera, invece, è stato diverso. Vederla deserta con la luce del giorno era del tutto insolito. Il Papa guardava la piazza avvolto dal silenzio totale. La solitudine del luogo più sacro del mondo, dava la sensazione che davanti ci fosse l’ombra della morte. Quando hanno suonato le campane accompagnate dal suono delle sirene, un momento di debolezza ha prevalso. Non è mancata la lacrima. Questa immagine, di sicuro, molti di noi la portiamo fin dentro la tomba. Su piazza San Pietro ieri sera sono calate le tenebre della morte per farci capire cos’è la vita.
Dopo questo inferno credo che non tutto sarà come prima. In un primo momento, sull’epidemia ci abbiamo scherzato, sottovalutando il pericolo che incombeva su di noi. Poi abbiamo smesso, perché davanti a noi si è fatto spazio lo spettro della morte. Tutto si è fermato, perché il pericolo si è fatto concreto. Noi umanità siamo stati abituati in mondo sbagliato. Oggi assaggiamo il pericolo per la nostra vita e stiamo aprendo gli occhi: ci vuole poco per finire tutto. Ne usciremo più forti di prima, ma il passato, man mano che passano i giorni, sta diventando un vecchio ricordo. Niente sarà come prima, la morte ci sta spaventando. Nulla arriva per caso, è una lezione che l’umanità merita in pieno.
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