
L’irresponsabilità estiva ha causato un danno enorme al tessuto sanitario e sociale-lavorativo nel nostro paese. L’esperienza già vissuta deve farci riflettere: se stiamo vivendo questa nuova tragedia è tutta colpa nostra e delle istituzioni che hanno sottovalutato l’epidemia con il liberi tutti.
Abbiamo una sanità allo stremo su tutto il territorio nazionale. Come abbiamo un 50% di persone che sono ridotte alla canna del gas per via delle tante restrizioni che non gli permettono di guardare avanti. Quindi è inopportuno in questo momento pensare al Natale. Quest’anno non ci sarà Natale, è dura a dirlo ma sarà così. Chi dice diversamente vi prende in giro. Con questi numeri non ci può essere un liberi tutti per andare ad affollare strade e piazze per festeggiare il Natale e il capodanno 2020. Meglio scardarselo.
E’ partita la mediazione tra l’Esecutivo e i governatori, che puntano ad un graduale allentamento delle misure in vista del Natale: una data a ridosso della quale potrebbe essere previsto un Dpcm ad hoc. Il ministero della salute sta valutando proposte per la revisione sulla classificazione delle zone e misure variabili a seconda delle province, premiando quelle virtuose anche all’interno di regioni rosse o arancioni e chiudendo in anticipo quelle più a rischio. E c’è anche chi aumenta la stretta ora, per scongiurare le Feste in lockdown. Non ci sarà un lockdown generalizzato, ma ci saranno raccomandazioni e restrizioni che in questo momento sono indispensabili. Il governo e tutte le istituzioni territoriali non possono commettere lo stesso errore dell’estate, sarebbe da stupidi, c’è il rischio di cadere in un burrone talmente profondo e non uscirne più. Un Natale tradizionale come tutti gli altri anni ce lo dobbiamo scordare.
Il ruolo dei cittadini, se veramente vogliono dare una mano alla crisi delle attività economiche, deve essere indirizzata a fare acquisti solo nel proprio territorio evitando di acquistare on-line. Aiutare il commercio locale per fare regali e preparare il cenone della vigilia e il pranzo di Natale. Tutto rigorosamente acquistato in casa propria. Di sicuro non saranno le grandi tavolate degli altri anni, tutto sarà più limitato per evitare assembramenti in casa tra parenti e amici. Tutti dobbiamo prendere coscienza che non si può fare, soprattutto per salvaguardare anziani e bambini. L’estate ci è costata cara, il Natale non può essere la fotocopia dell’estate.
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