
In quel punto dell’asse mediano ci si poteva trovare chiunque di noi. Una fatalità? No, disattenzione altrui è la causa della morta di Imma Papa, la giovane mamma di Forchia, nel Beneventano, che ieri è stata travolta da un carico di patate finito nell’altra carreggiata ed ha investito in pieno la macchina della 29enne. Mamma di una bambina di pochi mesi, è stata colta all’improvviso dal carico del Tir. Si è ritrovata in paradiso e non sa nemmeno come ci è finita. È morta sul colpo.
Già di per sé l’asse mediano è un’arteria molto pericolosa, se si aggiunge l’irresponsabilità di chi lo percorre, la pericolosità aumenta. Ed è quello che è successo ieri. Quel Tir ha rovesciato sul manto stradale il suo carico di patate facendole diventare schegge impazzite. Imma si è trovata in quel posto ed è stata travolta in pieno. Imma è senza colpe, non ha colpe.
Le colpe sono tutte dell’autista e della società di trasporto. Va capito se il mezzo era disposto per quel tipo di trasporto, e perché il carico si è staccato ed ha invaso la corsia opposta. Perché quelle patate all’improvviso sono finite in strada? Il carico era superiore il limite consentito e per questo si è staccato? Sono tutte domande cui va data subito una risposta, perché una ragazza è morta e una bambina non avrà più la sua mamma, un marito non potrà più amare la donna che amava. Non è giusto. Oltretutto non si può morire così all’improvviso per l’irresponsabilità altrui. Quando si cammina sulle strade bisogna essere responsabili sia della propria vita sia della vita di chi transita. Ieri ad Afragola è successo una cosa gravissima, dove tutti devono interrogarsi e porre rimedi alle leggerezze umane capaci di spezzare vite umane.
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