
ROMA- Sono stati novanta giorni di passione, ma alla fine è stato scongiurato il ritorno alle urne immediato e nasce, per fortuna, un governo politico. Il governo conte oggi pomeriggio alle 16 salirà al colle per il giuramento e già lunedì andrà in parlamento a chiedere la fiducia. Sarà solo una prassi poiché la fiducia è scontata.
Ecco la quadra. Savona viene spostato al dicastero senza portafoglio degli Affari europei. Per l’Economia spunta Tria, preside della facoltà di Economia di Tor Vergata, professore che ha lavorato con Renato Brunetta, è “tiepido” sull’Euro e sostiene la Flat tax. Agli Esteri arriva Enzo Moavero Milanesi, una vita nelle istituzioni europee e già ministro all’Ue con Monti e Letta.
Affiancherà Conte a Palazzo Chigi, con il delicato incarico di sottosegretario alla presidenza, il leghista Giancarlo Giorgetti. Salvini sarà ministro all’Interno, Di Maio prenderà il super-dicastero di Lavoro e Sviluppo Economico (dovrebbe chiamarlo “Welfare”). Alla Difesa Elisabetta Trenta, Alla Giustizia Alfonso Bonafede (M5s), Giulia Grillo (M5s) alla Sanita’, Riccardo Fraccaro (M5s) ai Rapporti con il Parlamento, alle Infrastrutture Danilo Toninelli (M5s), Marco Bussetti (M5s) all’Istruzione, Alberto Bonisoli (M5s) ai Beni Culturali.
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