
Tralasciando l’unità d’Italia e iniziando dai giorni nostri, dopo la fine della seconda guerra mondiale l’Italia non è mai stata unita. Mai. C’è stata sempre una separazione territoriale impressionante. Da un lato, al nord, le classi dirigenti hanno costruito tessuti industriali e benessere, mentre nella parte bassa sottosviluppo e povertà. Lì dove non è arrivato lo stato sono arrivate le mafie, tanto da impadronirsi di tutta l’Italia sotto gli occhi silenti dei governi.
In queste settimane capiamo cosa significa avere una nazione forte, dove dal nord al sud ci sono le stesse condizioni di vita e benessere. In meno di 48 ore l’Italia si è ritrovata in guerra contro un nemico invisibile che ha già ucciso più di diecimila persone. Tante vittime di una guerra in tempo di pace. Nella guerra profonda che stiamo vivendo è stato colpito principalmente il nord del paese. Però non siamo mai stati un’unica nazione, e ora il sud non può aiutare il nord. Il sud non ha armi per poter difendere i fratelli del nord. Quel poco che ha cerca di difendersi dall’attacco.
Se oggi avessimo una grande nazione, il sud lavorerebbe per i fratelli del nord, brandirebbe le proprie armi e correrebbe in soccorso della parte alta del paese. Tutto questo non è possibile, poiché l’ignoranza dei tanti anni trascorsi a costruire odio, oggi non permette al sud di fare qualcosa per il nord. Ecco, questo significa avere un’unica nazione forte e coesa: essere preparati per qualsiasi evenienza.
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