Mar. Mar 19th, 2024

A dire il vero nessuno crede più al M5S e quello che dice. Solo pochi giorni fa il capo politico del movimento Luigi Di Maio, aveva affermato che non c’era in programma nessuna alleanza col PD alle regionali. Sono bastate 24 ore è mettere in campo una strategia camuffata per allearsi alle regionali in Umbria proprio col PD e la sinistra tutta.

Gli elettori, ma anche gli attivisti, stanno guardando con attenzione, e in alcuni casi anche con disprezzo, quello che sta succedendo in casa dei grillini.

Se la cosa succedesse come ha detto Di Maio, ed è stata già ben accetta anche dal PD, significa che la cosa si può ripetere ovunque si vota per le regionali. Dopo L’Umbria ci sono gli appuntamenti di Emilia Romagna e Calabria, subito dopo c’è il grande appuntamenti con le regionali in Campania.

E qui casca l’asino dei repentini dietrofront del M5S. In Campania c’è De Luca. E sì, quel governatore tanto attaccato dai grillini e, che, già negli ultimi giorni sembra essersi attenuata la propaganda negativa nei confronti del governatore della Campania del PD. “Mistero della fede politica”.

In Campania la questione è molto delicata, perché di certo il governatore uscente preme per ricandidarsi. Intorno a se ha messo gli uomini e donne più in vista del PD regionale, quindi difficilmente il partito gli toglie la candidatura. A questo punto non può nemmeno diventare il governatore civico come chiede il M5S, ma è espressione diretta di partito. Cosa farà il movimento? Bella domanda. Sono in molti a credere che se l’ordine sarà quello di formare una lista in appoggio a De Luca, pure col simbolo del movimento, tutti piegheranno le spalle e ubbidiranno all’ordine che arriverebbe dall’alto. Tutto quello che hanno detto contro De Luca in questi cinque anni cadrà nel vuoto facendo credere all’elettorato che è la cosa giusta da fare per il bene della Campania. Gli elettori ci crederanno?