
ROMA- È giunta l’ora che Di Maio e il suo M5S la smettano di dare la colpa agli altri. Secondo punto, non è detto che il M5S faccia lo stesso risultato del 4 marzo: nulla è scontato. Partiamo dal punto che i votanti ufficiali del movimento sono quelli iscritti nella piattaforma, per il resto degli undici milioni di italiani che hanno votato il movimento, essi sono elettori che nulla c’entrano con il movimento, ma hanno votato più per protesta che per ideologia nei confronti del movimento. Come va detto che nemmeno il programma del movimento era per intero condivisibile.
Al di là di ogni considerazione, di Maio con Salvini si è comportato come l’uomo che vuole a tutti i costi portarsi a letto una donna, quindi obbligandola a tradire il coniuge. Di Maio ha chiesto a Salvini di tradire Berlusconi, il leghista non se l’è sentita di tradire, quindi ha detto no a Di Maio. È anche una questione di morale, forse quella che manca al M5S.
Di Maio per mostrare un pizzico di coerenza doveva chiedere il voto non appena ha capito che con la Lega non c’era nessuna possibilità di andare a letto. Invece Di Maio, come si comporta un uomo cacciatore di donne, ha subito abbordato un’altra donna e tentato di portarsela a letto. L’ha fatto consapevole che era difficile poiché era la donna del suo nemico. Ma è stato lo stesso nemico a scaricarlo facendolo rimanere a bocca asciutta. Alla fine non è riuscito a concludere nulla con nessuno, e come unica rivalsa ha chiesto il voto immediato.
Cosa che può andare anche bene, ma c’è da precisare con onestà che la situazione può non cambiare, e quindi ritrovarsi di nuovo nella stessa situazione e, di sicuro, di nuovo al voto, dopo, non si può tornare. Dopo il voto di luglio il M5S deve allearsi con chiunque senza dire una parola, altrimenti scompare non dall’Italia, ma da tutto l’universo politico essendo, esso, il colpevole di tutto.
Di Maio deve anche smetterla di sentirsi già di nuovo vincitore. Le cose in questi sessanta giorni sono cambiate: c’è molta gente che non vota di nuovo il movimento, ma ha preso simpatia nei confronti di Salvini, quindi è vero che sarebbe un ballottaggio tra Lega e Movimento, ma questo ballottaggio i 5 stelle possono tranquillamente perderlo. Solo il fatto che Grillo chiede di nuovo il referendum per uscire dall’euro, e Di Maio dice di essere diventato europeista, la dice lunga sull’equilibrio del M5S. Poi sono in tanti che hanno capito che il movimento è molto spostato a sinistra, quindi l’area moderata e di destra che ha votato cinque stelle il 4 marzo, di sicuro questa volta prende le distanze.
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