
ROMA- L’unica certezza di questa campagna elettorale sono Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Il primo, capo della coalizione di centrodestra, il secondo, vincitore con un solo partito. Per il resto, il dopo voto, consegna una incertezza totale. Ora tutto è nelle mani del capo dello stato. Un compito non proprio difficile per Mattarella, perché dovrà decidere a chi dare l’incarico per formare il nuovo governo, in una situazione dove nessuno ha i numeri per governare.
Il centrodestra esce vincitore come coalizione, il M5S esce vincitore come singolo partito, ma nessuno dei due può governare. Mancano parecchi seggi per avere la certezza di governare per i prossimi cinque anni. Bisogna tornare un po’ indietro con la mente, a quella prima repubblica, dove le coalizioni si formavano all’interno del parlamento e non prima del voto. Purtroppo il male per l’Italia è sempre stata l’instabilità politica. E nella prima repubblica i governi nascevano e cadevano più veloci della luce.
In quella prima repubblica al centro di tutto c’era la suddivisione delle poltrone. E ogni volta per una poltrona cadeva un governo. Non sono mai caduti per via di qualche provvedimento mancato per i cittadini, ma solo perché qualche spartenza andava male. Purtroppo nulla è cambiato, oggi ci ritroviamo a formare un governo dopo l’altro.
Il presidente della Repubblica deve ora trovare una quadra per evitare di ritornare di nuovo alle urne, ed ora veramente l’Italia non può permetterselo. Salvini già si sente premier, quindi farà di tutto per dare vita a un suo governo. Stesso discorso per Luigi di Maio. La patata scotta, non è facile, ma si deve per forza trovare una sintesi per formare un governo che dia risposte serie ai cittadini.
Articoli simili: