
ROMA – Che le cose in Europa non vanno bene, che questa Europa non piace principalmente ai cittadini europei, è diventata una certezza. Ormai l’Europa è divisa già a metà, ma a marzo del 2019 può succedere che buona parte dei cittadini europei capovolgono l’assetto che finora ha tenuto banco nelle decisioni di Bruxelles.
Dopo la decisione dell’euro parlamento ha sancito la decisione di una apertura di procedimento contro l’Ungheria, è lo stesso premier ungherese che da il primo cenno di quello che potrebbe succedere alle prossime elezioni europee: “I giorni di questo Parlamento e della Commissione Ue sono ormai contati. Spero che nel Parlamento eletto in futuro non ci sia una maggioranza pro-migranti”.
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