
Estate 1970 . Roma , Trastevere , quartiere popolare della Capitale. Una folla di passanti si accalca di fronte ai tavolini di un caffé all’aperto , per assistere alla realizzazione di un fotoromanzo che ha tra i protagonisti l’ attrice diciassettenne Francesca Rivelli , meglio conosciuta come : “Ornella Muti”. D’un tratto , mentre il regista e l’assistente alle scene annunciano la pausa , il quindicenne di Testaccio, Romolo , si fa largo tra la gente , tentando di avvicinare l’artista. “A’ ragazzi’ , be’ ? , ‘n’dò vai ? ….che nun ce lo sai che è severamente vietato avvicinarsi agli attori ?…” , domanda , rivolgendosi all’adolescente , un vigilante incaricato di tenere l’ordine sul set . “Sì , ma io…volevo solo un autografo …al massimo ‘na foto!….” , balbetta intimorito il ragazzino . “Se …se…l’autografo , la foto….te , te voi avvicina’ alla signorina pe’ guardalla mejo…, intendiamoci!, …te la voi importuna’, altro che foto !…” , sentenzia l’aitante guardia. “E su , in fondo che te costa ? , …Te prometto che , se me fai avvicina’ ‘n’pochetto, l’autografo me lo faccio fa pure pe’ te!…”, canzona il vigilante , il quindicenne . “A’ ragazzi’ , mò si nun te ne vai , l’autografo t’ho faccio vede’ io a suon de’ sganassoni!…Pussa via , brutto impunito!…Te ne devi anna’ hai capito?, viaaa!!!!…” , tuona il poliziotto . “Ma chi è che urla , cosa succede , lì ?…” , chiede la Muti, avvicinandosi , attirata e spaventata dalle urla del vigilante . “Niente , signorina Muti!…Lo scusi , ma il ragazzo è un po’ sfacciato …insiste per avvicinarsi a lei ed io sono stato costretto a usare le maniere forti per fargli capire che è severamnte vietato !…” , si giustifica il poliziotto. ” “Lo scusi ?” …semmai : “Mi scusi”….visto che a urlare era solo lei!…comunque , avvicinarsi al set è “severamente vietato” da chi?…non mi risulta…e , poi , per una fotografia…..ne faccio tante !…. Che sarà mai , non lo vede che è un bambino?!… lo faccia passare , lasci che si avvicini!…” , esorta il vigilante , l’attrice , allontanandosi. “Sentitoooo ?…mò te sei giocato pure l’autografo , perchè : nun te lo faccio fa!!!…” , irride il vigilante , il quindicenne . “Signorina Muti…io…io …volevo dirle che è un piacere vederla da vicino ….sì, è più bella!….cioè ,no , intendevo dire che lo è di più …lei… lei…insomma lei per me è : una dea , la dea dei fotoromanzi!”.
“Sono una persona semplice , con i piedi per terra” : così si definiva in un’intervista rilasciata a un giornalista de “La Stampa” nel 2008 , l’attrice Ornella Muti . Nata a Roma , il 9 marzo del 1955 , figlia minore, (dopo la primogenita Claudia) , di un giornalista napoletano e di una scultrice estone , Francesca Romana Rivelli , questo il vero nome dell’artista , nel 1969 frequenta la Deutdche Schule Rom ed esordisce , a soli quattordici anni , come interprete di fotoromanzi . Notata dal regista Damiano Damiani , viene scelta come protagonista del film “La moglie più bella” , tratto dalla storia vera di una ragazza che si ribella agli antichi costumi siciliani. Presentata al grande pubblico con lo pseudonimo dagli echi dannunziani di “Ornella Muti” (“Ornella” è un personaggio del dramma “La figlia di Jorio” e “Muti” , il cognome della protagonista del romanzo “Il piacere”), recita in numerose pellicole in Italia e in Spagna ( “Il sole nella pelle”di Giorgio Stegani , “Un posto ideale per uccidere”di Umberto Lenzi , “Un solo grande amore”di Claudio Guerìn, “Esperienze prematrimoniali” e “L’amante adolescente” di Pedro Masò e “La segretaria”di Pierre Lara) , affermandosi nello stesso periodo come “regina” dei fotoromanzi. Raggiunti il grande successo e la notorietà soltanto nel 1974, grazie al regista Mario Monicelli , che le assegna il ruolo della bella e giovane “Vincenzina” nella pellicola “Romanzo popolare” , dal 1975 al 1978 prende parte a numerosi film d’autore : “Come una rosa al naso”di Franco Rossi , “La stanza del vescovo” , “Primo amore”di Dino Risi , “L’ultima donna” di Marco Ferreri e “I nuovi mostri” di Monicelli , Risi, Scola , pellicola quest’ultima candidata al premio Oscar. Approdata a Los Angeles per girare il film di Ferreri “Storie di ordinaria follia” , desunto dall’omonimo romanzo di Charles Bukowski, nel 1980 partecipa al kolossal di Mike Hodges “Flash Gordon” e al thriller di James Toback “Per amore e per denaro” . Poi, rifiutato il ruolo di protagonista nella pellicola “Agente 007-Solo per i tuoi occhi”, fa ritorno nel Belpaese , cimentandosi nei film-commedia di Castellano e Pipolo , Pasquale Festa Campanile , Steno , Francesco Nuti e Carlo Verdone(“Il bisbetico domato” , “Nessuno è perfetto”, “Innamorato pazzo”, “Bonnie e Clyde all’italiana” , “Un povero ricco”, “Tutta colpa del Paradiso” , “Grandi magazzini” , “Io e mia sorella” ), senza , però, tralasciare il “cinema impegnato”(“Il futuro è donna” di Marco Ferreri , “Un amore di Swann” di Volker Schlondorff, “Cronaca di una morte annunciata” di Francesco Rosi , “Codice privato” di Citto Maselli , ‘O Re di Luigi Magni e “Il viaggio di Capitan Fracassa” di Ettore Scola) . Debuttato come conduttrice , accanto a Johnny Dorelli , della trasmissione televisiva Fininvest “Risatissima” , appare spesso , anche in programmi , sceneggiati e pubblicità della televisione francese. Eletta nel 1994 dalla rivista statunitense Class “Donna più bella del mondo” e , tributata nel 1995 dal Presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro, dell’onorificenza di “Commendatore al Merito”, ha continuato ad alternare alla commedia (“Stasera a casa di Alice” di Carlo Verdone , “Il conte Max” di Christian De Sica) pellicole “d’autore” (“L’amante bilingue” di Vicente Aranda , “Panni sporchi” di Mario Monicelli , “Civico zero” di Citto Maselli e “To Rome with love” di Woody Allen) e partecipazioni a serie televisive Rai , quali : “Lo zio d’America”, diretta da Rossella Izzo . Sposatasi due volte , con Alessio Orano e con Federico Facchinetti , madre di tre figli : Naike, Carolina e Andrea e nonna di tre nipoti : Akash , Alessandro e Giulia, di recente ha rivelato alla stampa : “A volte , penso di non essere centrata …l’altro giorno mi è capitato tra le mani un libricino . L’ho aperto e ci ho trovato una frase di Seneca . Mi è rimasta impressa : “Il saggio deve bastare a se stesso” . Inoltre , sono una persona chiusissima : quando avevo quindici anni c’era da girare una pubblicità …io avevo una piccola parte e dovevo intonare una canzoncina . Non ce l’ho fatta. Mi vergognavo. Se guardo al passato , però, non ho rimpianti : ho vissuto , avevo dei sogni e ho cercato di realizzarli …. Sono del segno dei Pesci : romantica ed emotiva , ma nei momenti difficili so di poter contare su una grande forza interiore” .
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