
Autunno 2018. Roma. Complesso sportivo del Foro italico. All’interno dello stadio del tennis è in corso “Tennis and Friends”, evento benefico patrocinato dal Policlinico Gemelli, in collaborazione con atleti e testimonial dello Spettacolo, per favorire la prevenzione delle malattie cardiovascolari attraverso controlli periodici e uno stile di vita sano. Mentre negli stand disposti attorno al campo, medici e specialisti effettuano visite e check-up gratuiti ai partecipanti alla manifestazione, il conduttore Paolo Bonolis attende a bordo della tribuna l’inizio dell’incontro che disputerà sulla terra rossa con lo showman Rosario Fiorello. Deciso a conservare la concentrazione, tuttavia, viene distolto dal chiacchericcio insistente di due anziane signore, Teresa e Clelia, sedute nella fila degli spalti alle sue spalle. “Tere’, guarda ‘n’po’ chi c’è davanti a te?…Bonolis!…”, esclama Clelia. “A Cle’, ma sei proprio sicura che sia lui?…”, chiede Teresa. “A Tere’, ma che non lo vedi?, ma non ce l’hai l’occhi?…E’ lui, certo che è lui!…”, replica piccata Clelia. “Sì, sì…c’hai proprio ragione!…Però, sai che ti dico?…’n’me piace più!…ultimamente è troppo volgare!…Prima, lo guardavo ogni sera, in quel programma…com’è che se chiama?…”Avanti un altro”,ma mò…mò me risulta antipatico!…sarà per come tratta quelle della nostra età!…le vecchiette del pubblico, intendo!…Quello, le maltratta proprio!…No, no non lo voglio vede’ più, m’ha deluso…’N’poi sape’quanto m’ha deluso!…”, confessa dispiaciuta Teresa. “Be’, sì, in effetti!…E poi, pure quell’altra trasmissione: “Ciao Darwin”…è piena de’ ragazzette nude…tutte spogliate!…Io la guardavo sempre con mio nipote, er mezzano, quello de’ tredici anni, ma , a un certo punto ero costretta a spegne’ er televisore pe’ non traumatizzarlo!…”, commenta Clelia, dando ragione all’amica. “Belle signore, posso intromettermi nella vostra amabile conversazione?…”, chiede Bonolis, voltandosi infastidito, per far cessare lo scambio di opinioni tra le due donne “mature”;“…Punto primo: nel mio programma, io non maltratto affatto le signore anziane, anzi sono loro che maltrattano me!…Punto numero due: le mie trasmissioni non sono volgari, tutt’al più grottesche…e c’è una bella differenza!…Esasperando toni e situazioni, io cerco soltanto di rappresentare la realtà così com’ è, ovvero : cinicamente tragicomica!…Putroppo, signore mie, il mondo è questo, anche se non lo vogliamo vedere!…E poi, io sono onesto con il pubblico: gli paleso subito che sto mostrando un circo : il circo dell’umanità!…Datemi retta, la volgarità non è una “ragazzetta” discinta, come dite voi…volgarità è l’ipocrisia, il sepolcro imbiancato, il perbenismo di facciata!…”.
“Ciao Darwin non è volgare : è grottesco e c’è una differenza sottile. Tanti non l’hanno compreso, altri non l’hanno voluto capire. L’esasperazione dei toni, l’esibizionismo sono condanne grottesche a cui l’umanità viene sottoposta. Cercando di esorcizzarla, mostriamo la realtà: il mondo è questo, anche se non vogliamo ammetterelo. Una risata ci seppellirà” . Così, con queste parole, pronunciate qualche tempo fa nel corso di un’ intervista, il conduttore e autore televisivo Paolo Bonolis rispondeva alle accuse di scurrilità mossegli da acluni critici. Nato a Roma, il 14 giugno del 1961, figlio unico di padre lombardo e madre campana, all’età di dodici anni, grazie alla recitazione, vince la balbuzie, che ne aveva compromesso fino ad allora i risultati scolastici. Adolescente vivace, attratto dal Calcio e dalla Televisione, dopo il diploma di liceo Classico, si laurea in Scienze politiche presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, sebbene, nel 1980, a soli diciannove anni, accompagnato un amico a un provino per un programma RAI, fosse già stato notato e ingaggiato come conduttore del contenitore per ragazzi “3,2,1…contatto!”. Passato sulle reti della neonata emittente privata del gruppo Rusconi (poi Fininvest), dal 1982 al 1992 intrattiene i bambini con il programma di cartoni animati “Bim Bum Bam” e con i surreali giochi a quiz “Doppio slalom” e “Urka!”. Poi, fra il 1993 e il 1994,maturata la decisione di rivolgersi a un pubblico adulto, presenta i varietà: “Bulli e pupe”, “Non è la RAI”, “Belli freschi” e “Occhio allo specchio”. Quindi, raccolto il consenso del pubblico e il favore degli ascolti, torna in RAI, dove conduce in prima serata, sulla rete ammiraglia, la trasmissione dedicata a geniali inventori “I cervelloni”, cui fanno seguito i varietà : “Beato tra le donne” e “Fantastica italiana”, i preserali di ideazione baudiana “Luna Park” e “La zingara” e le manifestazioni: “Premio Regia Televisiva 1996” , “Miss Italia nel mondo” e il “Festrival di Castrocaro Terme”. Ormai consacrato conduttore, erede dei grandi maestri del piccolo schermo (Bongiorno, Baudo e Corrado), nell’autunno del 1996 è nuovamente il mattatore delle reti Mediaset, sulle quali presenta quiz (“Tira e molla” e “Il gatto e la volpe”, entrambi ideati da Corrado) e programmi di intrattenimento serali (“Beato tra le donne”e “Un disco per l’estate”). Premiato come “personaggio rivelazione” ai Telegatti del 1997-1998, l’anno successivo ottiene nuovamente l’ambìto riconoscimento grazie al grande successo di ascolti registrato dai varietà “Ciao Darwin” e“Chi ha incastrato Peter Pan?”, programma, quest’ultimo, attenzionato dal Moige (“Movimento italiano Genitori”) con l’accusa di “abusare emotivamente” dei bambini partecipanti. Conduttore per quattro edizioni (fino al 2003) del tg satirico “Striscia la notizia”, in coppia con l’amico di sempre Luca Laurenti, nello stesso periodo, riprende il timone del varietà incentrato su grottesche sfide antropologiche “Ciao Darwin”. Avversato dai detrattori a causa dei suoi continui cambi di rete, nel 2003 desta di nuovo scalpore nell’opinione pubblica per via dell’ennesimo passaggio milionario alla RAI, sulla cui prima rete presenta: “Domenica In”, (attirandosi gli strali del mondo politico e della stessa dirigenza RAI per aver trasmesso, nel corso di una puntata, in fascia protetta, l’intervista al serial killer Donato Bilancia), il quiz preserale, legato alla Lotteria Italia, “Affari tuoi”(messo sotto accusa da Antonio Ricci, “patron” del programma competitor,”Striscia la notizia”,che ne denuncia presunte irregolarità nello svolgimento) e la sessantacinquesima edizione del “Festival di Sanremo”. Nel 2005, invece, desideroso di cimentarsi in generi diversi, riapproda sulle reti Mediaset per condurre i programmi sportivi, rivelatisi entrambi insuccessi, “Serie A-Il grande calcio” e “Un mercoledì da tifosi” e il talk-show “Il senso della vita” (molto apprezzato dai telespettatori e dalla critica). Nel 2009, reduce dal successo della messa in onda dei varietà consolidati di prima serata “Ciao Darwin” e “Chi ha incastrato Peter Pan” , affronta con coraggio l’ennesima sfida: presentare ancora una volta il “Festival di Sanremo”, cercando di superare gli alti ascolti della sua prima edizione. Quindi, riuscito nell’impresa, trae dalla felice esperienza un rinnovato slancio, lo stesso con il quale nel 2011 idea e conduce su Canale 5 il gioco preserale “Avanti un altro!”, in onda tutt’oggi. Amante della musica, nel 2017, dedica a quest’ultima il programma “Music”, poco gradito dal pubblico, malgrado la presenza accattivante di prestigiosi ospiti internazionali. Di recente, alla conduzione delle nuove edizioni di “Scherzi a parte” e di “Ciao Darwin”, entrambe su Canale5 , e al centro delle cronache per un grave incidente occorso a un concorrente in una sua trasmissione e per le esternazioni della moglie, l’autrice Sonia Bruganelli, solita pubblicare sui Social fotografie e video in cui mostra, a detta dei più “ostenta”, lo stile di vita agiato che conduce insieme con i figli Silvia, Davide e Adele, cui si aggiungono Stefano e Martina ,i figli che Bonolis ha avuto dal primo matrionio con la psicologa americana Diane Zoeller, a chi gli chieda se un certo tipo di televisione abbia contribuito a corrompere il Paese, risponde senza infingimenti : “Sì!. La differenza è quando mancano l’ironia e la sincerità, quando chi fa Televisone non dice apertamente che sta mostrando un circo e che si sta faccendo beffe della quotidianità. Oggi è molto difficile volare; abbiamo cominciato a vivere con difficoltà quando abbiamo cominciato a chiederci non cosa fosse giusto o sbagliato, ma cosa convenisse maggiormente. Ragionare per convenienza ha tirato fuori l’animo italiano, che non è né Ettore né Achille, ma Ulisse: la convenienza è essere scaltri, cercare il Cavallo di Troia, voler essere più furbi degli altri. Di peggio, c’è solo l’ipocrisia…l’ipocrisia dei sepolcri imbiancati!”.
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