
La costruzione della lista ha uno scopo ben preciso, aprire la porta del silenzio. Occorre sapere cos’è successo nel nostro territorio e quante persone hanno perso la vita per via di un tumore. Si muore per tumore in tutto il mondo, ma il nostro territorio ha subito un torto maggiore e le continue morti devono aprire un interrogativo. Il lavoro è ancora lungo, ponderato e delicato, quindi si lavora per fare le cose con la massima precisione. I familiari stanno aderendo, e questo dimostra che il dolore non si smorza mai anche dopo anni e anni dal decesso, e anche loro vogliono delle risposte. Dalla prima domenica di settembre sarò all’ingresso del cimitero per continuare la raccolta dati. Mentre ora si possono inviare sia su messanger oppure all’indirizzo email direttore@quotidianoitalia.it.
Molti mi chiedono cosa faremo con la lista. Innanzitutto la lista sarà portata al cospetto di tutti attraverso quotidianoitalia.it con relativa analisi del lavoro fatto. Dopodiché saranno portate avanti delle iniziative molto importanti. Come tutti gli eccidi, anche quello delle morti per tumori lo è. Quindi la prima richiesta sarà quella di issare una lapide all’ingresso del cimitero di Parete con tutti i nomi delle persone che sono morte per tumore in questo comune. Come tutte le lapide, anche questa deve lasciare una memoria su qualcosa che è successo ed è costato la vita a tante persone. La lista sarà consegnata alle tre massime autorità del nostro comune: il sindaco, il parroco e il comandante della locale stazione dei carabinieri. Inoltre, dalle testimonianze raccolte, sarà portato al cospetto del sindaco, ma questo lo faremo pubblicamente in piazza Berlinguer, due istanze importanti: attivarsi nei confronti degli organismi regionali, affinché nei certificati di morte, che sono sempre certificati per arresto cardio circolatorio, sia messo a fianco anche la postilla “per patologia tumorale”. Per ultimo, sarà chiesto di istituire un fondo funerario per le famiglie che arrivano alla fine e non hanno la possibilità di fare nemmeno il funerale. Purtroppo le famiglie per ovviare a tutte le cure del familiare, che sono tante, spesso capita di ridurre all’osso le capacità economiche, e si arriva al giorno del funerale che non si sa come fare. Le spese per un funerale sono elevate è necessario, quindi, creare un fondo che dia respiro a chi non ne ha più. Il lavoro serve a dare delle risposte concrete e non più solo chiacchiere. Perché occorre eliminare i guai che hanno causato il danno attraverso una sensibilizzazione corretta della comunità.
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