
PARETE- Il popolo di Parete ha partecipato in maniera composta alla fiaccolata per chiedere giustizia per Luigi. Il paese si è fermato per qualche ora in segno di solidarietà a sostegno del dolore che ha colpito la famiglia di Luigi Pellegrino, che sta vivendo ore di angoscia da quando il loro figlio è stato colpito alla testa da un proiettile vagante la sera della vigilia di Natale.
Quelli che non si sono mai fermati sono gli investigatori, che continuano imperterriti a perseguire ogni pista pur di arrivare al colpevole. Le indagini coordinate dalla procura della repubblica Napoli Nord, guidata da Francesco Greco, si concentrano in un perimetro ben ristretto: il centro di Parete e la stradina dove c’è stato l’altro episodio che ha visto un furgone essere perforato da una colpo d’arma da fuoco. Sono questi i due punti cardini dove gli investigatori concentrano maggiormente la loro attenzione per scovare il colpevole.
Sono molte le persone ascoltate nelle ore successive al fatto. Tutti hanno fornito agli investigatori elementi utili alle indagini. Ma l’attenzione resta alta su via Vicinale Vecchia, dove gli investigatori sono tornati più volte in cerca di elementi che possono sciogliere in maniera netta i tanti dubbi che ruotano intorno alla vicenda. È proprio intorno a questa stradina periferica che resta alta l’attenzione degli investigatori. Negli ultimi giorni sono tornati più volte a perlustrare le campagne circostanti e percorrere a piedi tutta la stradina in cerca di qualcosa. Probabilmente è lì che gli inquirenti vogliono capire se si cela il mistero del ferimento di Luigi.
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