
ROMA – Solo il PD fa il cane ubbidiente ed ha detto subito sì a Mattarella, d’altronde com’è da prassi del Partito Democratico che da sette anni è sulla scena governativa grazie a qualche presidente. Gli altri partiti si sono defiliti dall’idea del capo dello stato di creare un governo di transizione fino alle elezioni. Per Lega, M5S e FDL, non se ne parla proprio, si deve tornare al voto il prima possibile. L’unico che tentenna è Silvio Berlusconi, che al momento non ha detto a chiare lettere cosa vuole fare.
Alla luce delle prime dichiarazione di Lega e M5S il governo chiesto da Mattarella non è praticabile, poiché i due partiti più forti si tirano fuori e il governo non avrebbe i numeri sufficienti nemmeno per la fiducia. C’è da dire che Berlusconi vorrebbe dimostrare al capo dello stato un senso di responsabilità, ma sa benissimo che una sua mossa sbagliate nei confronti dei suoi alleati significherebbe un immediato governo Lega-M5S, poiché Salvini sentendosi tradito dal suo alleato, che lui finora ha protetto, correrebbe da Di Maio per formare un governo insieme come, d’altronde, auspica anche Mattarella.
Per ora si parla solo di andare al voto. La prima data utile è il 22 luglio, in piena estate, quindi con il rischio di una bassa affluenza alle urne. Rischio che non interessa alla Lega e al M5S che chiedono il voto subito. Sarebbe anche la prima volta che una legislatura finisce prima di iniziare. La situazione è talmente difficile che neanche il capo dello stato sa come sbrogliare la matassa.
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