
Lo vogliono distruggere, invece il sentimento nazionale è l’unica via maestra per salvare il bel paese. Negli ultimi venti anni, qualcosa nel nostro paese è mutato. Una buona parte della politica, in maggioranza di sinistra, hanno fatto sì che la popolazione si disinteressasse ai problemi del paese. Soprattutto, hanno fatto in modo che quel sentimento nazionale, forza del dopoguerra, andasse lentamente scemando, tanto che le nuove generazione non hanno più lo stesso sentimento che gli avi hanno tenuto per ricostruire il paese dopo la fine della seconda guerra mondiale.
L’Europa rimane il male assoluto. Quella che più di tutti ha demolito il sentimento di onore nei confronti ella patria. Non è retorica, poiché nessun italiano si sente europeo, come non si sente europeo nessun altro cittadino delle altre nazioni. È un dato di fatto che solo le classi politiche non riescono a capire.
Il sentimento nazionale vuol dire attaccamento alla bandiera, alle istituzioni, alla patria, alla famiglia italiana, insomma, valori. Oggi non si vive più quel sentimento a difesa della propria patria, si attende che sia un’altra istituzione, quella europea, che ci salvi. Gli unici che possono salvare l’Italia sono i cittadini italiani. Se il paese va a rotoli è colpa dei cittadini che non sono più attratti dalla patria. La nazione Italia è degli italiani, sono loro che devono difenderla da chiunque voglia distruggerla. Tutto ciò che ha costruito la politica negli ultimi trent’anni, non è altro il superamento di quel sentimento nazionale per sostituirlo con qualcosa che non ci appartiene, poiché le nostre tradizioni, la nostra cultura, il nostro essere nazione, sono molto distanti dalle posizioni di un sentimento europeo lontano da quello che sono le nostre radici.
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