
La Francia è il paese che più di tutti ha accelerato le riaperture nella prima fase dell’epidemia, poi ha lasciato che il virus si proliferasse senza prendere iniziative per fermarlo fino a raggiungere i picchi odierni, che l’ha costretta a chiudere di nuovo tutto. È il primo paese europeo che richiude per arginare l’ondata di contagi che ha raggiunto picchi incontrollabili. La fretta di riaprire, la riapertura delle frontiere, le vacanze all’estero da parte di molti cittadini europei, ha fatto si che il virus riprendesse la sua corsa. Questa seconda ondata è frutto degli errori commessi durante la fase due. Le regole imposte per la riapertura sono state boicottate da tutti. I controlli sono morti molto prima di iniziare a camminare, tanto che la gente non ha capito che l’epidemia non era per niente finita.
Al di là di tutto ciò, ora è necessario fermare la corsa, e l’unico modo è chiudere tutto per un periodo di trenta giorni. Non ci sono alternative. Perché bisogna chiudere? Serve perché i contagi camminano ad un ritmo molto veloce, quindi significa che il tessuto sanitario non sarà più in grado di curare le persone, oltre a non poter curare le altre patologie, che non sono certamente andate in vacanza per dare spazio al coronavirus. Quelle sono sempre là e vanno curate continuamente. L’altro dato che deve preoccuparci è il numero dei positivi che vanno in quarantena. Significa che più persone si fermano per la quarantena più il tessuto sociale e lavorativo si dimezza. Le persone che finiscono in quarantena sono lavoratori, quindi il tessuto produttivo, ma anche dei servizi pubblici e non, ne risente a tal punto che si rischia di tenere più di mezza nazione in quarantena e la macchina si potrebbe fermare lo stesso anche senza un lockdown. Rischiamo di perdere uomini delle forze dell’ordine, vigili del fuoco, medici, infermieri, addetti delle poste, lavoratori di ogni tipo nelle industrie che, fino ad oggi, ci hanno garantito beni essenziali. Insomma, c’è da fare un’ulteriore sacrificio per evitare di ritrovarci a piedi. La macchina l’ha rotta la superficialità di tutti, ora bisogna riparare il guasto.
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