
ROMA- Sono stufo di quei populisti che continuano a fare propaganda sulle tragedie altrui. Veramente “schifato” di tutto ciò. Da un lato i politici che sono buoni solo a fare le passerelle durante i terremoti, dall’altro abbiamo una macchina della solidarietà che si mette in moto solo quando succede qualcosa di eclatante.
A me non piace per un semplice motivo: abbiamo uno stato, e questo deve provvedere a tutto e lo deve fare per senso di responsabilità subito e senza tentennamenti, perché i cittadini italiani pagano le tasse per farglielo fare. Bisogna smetterla d’inventarsi ogni volta che succede una catastrofe delle vie che sono inutili e impraticabili, che sono solo frutto di una presa di posizione per crearsi visibilità e basta.
Questo paese è pieno di solidarietà. Ogni volta fa tutto il possibile per rendere le disgrazie altrui meno dolorose, ma in contropartita c’è uno stato che fa l’indifferente pochi mesi dopo la disgrazia.
È una disgrazia anche per milioni di italiani non poter mangiare, non avere un lavoro, non poter pagare i mutui, essere vessati da equitalia, non avere un euro in tasca perché hanno perso il lavoro, allora perché la macchina della solidarietà in genere non si muove anche nel quotidiano.
No, non si muove, perché un conto è farsi vedere quando è in atto una tragedia, un altro conto è lavorare nel silenzio tutti i giorni e nessuno li vede. Il nostro è un paese di populisti, di affaristi, di corrotti, di buoni a nulla, che sanno farsi sentire solo quando succede qualcosa di palese.
La macchina della solidarietà è un grande bene, ma essa deve essere sempre in moto, e non certamente comparire solo in talune occasioni. Se si raccolgono dieci milioni di euro in pochi giorni, così si possono raccogliere milioni di euro per ridare un pizzico di dignità a cittadini in difficoltà.
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