Mar. Mar 19th, 2024

Persino la mafia è finita in mano straniera: nella terra dei casalasi spadroneggia la mafia nigeriana, che si è estesa da Torino alla Sicilia, dove potrebbero scatenare una nuova guerra per il controllo del territorio. Si afferma la Cupola cinese. Che dire, ormai non siamo nemmeno più padrini a casa nostra. Chiaramente nessuno difende la mafia, ma questo fenomeno è sintomo di come sta cambiando il nostro paese. Ci hanno rubato tutto, o meglio, rapinato tutto. Tutto è successo sotto gli attenti della politica italiana, per non dire compiacente di quello che stava succedendo.

Abbiamo perso il nostro mady in italia. Tutti i nostri gioielli sono finiti in mano straniera. “Ogni 48 ore una nostra azienda passa in mani straniere spiega Mario Giordano nel suo Ultimo libro “L’Italia non è più italiana” edito da mondadori – Alcuni casi diventano famosi e conquistano le prime pagine dei giornali – penso ai casi Embraco, Pernigotti, Versace – ma la maggior parte delle acquisizioni avviene nel silenzio perché una parte dell’opinione pubblica dice “che male c’è?”. Come provo a raccontare nel libro, il male c’è ed è profondo. Innanzitutto perché non abbiamo in mano le redini del nostro paese, come è stato denunciato dai Servizi segreti in un una relazione al Parlamento di cui si è parlato troppo poco e che lancia l’allarme: non controlliamo più niente in settori quali la siderurgia, la metalmeccanica, la chimica, e in altri che sarebbero tipicamente italiani (penso alla moda e all’alimentare). E poi perché siamo incapaci di fare sistema e di difendere i nostri beni. Infine perché i gruppi che fanno shopping da noi tutelano principalmente i propri interessi”.

Spiega Giordano che normalmente i nuovi padroni non sono imprenditori ma operatori della finanza, fondi di investimento o multinazionali. Nel libro racconta un aneddoto su Michele Ferrero: davanti a un manager che gli proponeva un taglio al personale in un momento di difficoltà dell’azienda, raccontò di come i contadini sfruttassero l’inverno per ristrutturare la cascina, pitturare gli steccati, pulire le stalle. In quella situazione prese una decisione da imprenditore, non da burocrate rispondendo al dirigente: “Mandi gli operai al momento senza lavoro a tinteggiare la fabbrica, l’unico che licenzio è lei”. Ecco, gli imprenditori di una volta erano legati al territorio e facevano scelte conoscendo i propri operai, oggi manca una imprenditoria umana. Le decisioni strategiche sul nostro futuro oggi vengono prese in asettici uffici del North Carolina o di Shanghai, da persone che non hanno mai visto un’officina, che non hanno alcuna relazione con la nostra terra e la nostra storia. E questo è un pericolo per il nostro paese.

Il Libro di Giordano spiega alla lettera quello che è successo al nostro paese e perché siamo finiti nella palude. L’Italia è andata nel mare aperto della globalizzazione senza essere preparata e ne stiamo pagando le conseguenze. Il futuro è dipinto di buio, se non riusciamo a riprenderci la nostra Italia, noi italiani diventiamo stranieri nella nostra terra, e diventeremo schiavi degli altri.