
ROMA- Credo che la politica italiana, specie quella di governo, abbia dei seri problemi di salute che partono dalla testa. O forse siamo a ridosso delle prossime elezioni politiche, e da qui alle elezioni il paese deve sembrare in ordine.
Sulle banche italiane c’è un vero e proprio delirio politico. Tutti sanno cosa sta succedendo intorno agli istituti di credito, e chi ci sta rimettendo sono i risparmiatori. Per non parlare dello stato di polizia messo in campo dalle sinistre e dal centrosinistra, che ha messo in discussione il segreto bancario, che una volta era una garanzia, solo perché si diceva dover combattere l’evasione, che altro non è che incapacità politica di abbassare le tasse.
Dal Dopoguerra in Italia le obbligazioni bancarie non hanno mai rappresentato un pericolo per i risparmiatori. Poi siamo piombati nella tragedia più grande dal dopoguerra con l’Europa, che ha disposto il “bail-in”, poi è venuto Renzi con il suo decreto salvabanche, ed è cominciato il massacro totale nei confronti dei cittadini.
Negli ultimi anni sono crollate sette banche, centinaia di migliaia di risparmiatori azzerati. Ma il ministro Padoan, con un falso coraggio, dice che è tutto a posto. Mentre lo diceva venivano sospese in borsa le azioni della Carige. Anche in questo caso si spera che tutti gli azionisti riescano a superare la crisi, altrimenti a rimetterci saranno solo i cittadini risparmiatori.
Un tempo le banche erano tutto per i cittadini, ora sono diventate come la politica: nessuno si fida più. Troppi errori, troppa leggerezza, hanno messo in discussione la fiducia nei confronti delle banche. Ma gli errori sono stati pagati dai cittadini. La politica è corsa in loro aiuto dimenticando che chi doveva essere aiutato era solo e soltanto i correntisti risparmiatori. Ora le banche sono una bomba a orologeria, deve solo arrivare l’ora dell’esplosione, e tutto salterà in aria.
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