
Dal Trentino alla Sicilia ci sono bellezze straordinarie, eppure in questo paese così bello è difficile vivere. Sono quasi quarant’anni che siamo entrati in un tunnel buoi, dove non si riesce più a vedere il puntino bianco che dà la speranza verso l’uscita. C’è solo buio. La mia generazione è un incubatore di esperienza da trasmettere alle nuove generazioni. Si stava meglio quando si stava peggio. E sì, è la triste verità.
Per una parte di persone in Italia è impossibile vivere serenamente. Siamo diventati un popolo di “cialtroni”, dove chi sta bene, chi è garantito dal posto fisso, ignora tutto il resto. Le classi dirigenti non hanno la misura di cosa sia la sofferenza. Non percepiscono il malessere della stragrande maggioranza del popolo. Chi percepisce tredicimila euro al mese non può capire chi deve vivere con cinquecento. E, guarda caso, sono loro che costringono il poveraccio a vivere con una miseria, poiché sono loro che fanno le leggi.
Ne stanno facendo una peggio dell’altra. Mai una legge che vada incontro, sul serio, alle difficoltà degli italiani. No, lo stato aggrava, con i suoi atteggiamenti “ipocriti”, la vita delle persone. Chi vive in questo paese è la cavia prediletta del sistema. È ostaggio dei poteri politici, che vanno solo alla ricerca del consenso, ma non studiano serie soluzioni per migliorare le condizioni di vita di una buona parte dei cittadini. In Italia non si vive più serenamente. Ogni giorno bisogna alzarsi ed essere pronti a combattere la battaglia per difendersi dal sistema.
Porca miseria, lasciateci vivere con la dignità che contraddistingue il popolo italiano. Questo paese è stato costruito dalle passate generazioni, quelle venute dopo l’hanno solo distrutto di nuovo. Noi siamo usciti sconfitti da una guerra, eppure uomini con le “palle” sono stati capaci di riprendersi in mano la nazione e ricostruirla. L’hanno fatto sena mezzi, eppure l’hanno fatto. Oggi ci sono tutti i mezzi necessari, tuttavia continua a vivere male. C’è un numero che il popolo italiano deve sconfiggere, ed è il 70%. Questo numero impedisce alle persone di poter progettare il futuro, di costruire con mezzi propri il domani. Il 70% di tassazione toglie il respiro alla nazione. In questo paese lo stato guadagna più di chi lavora, e non è più possibile vivere così. Ormai in questa nazione i cittadini per vivere devono fare tutto a debito, perché le risorse che guadagnano non gli permettono di andare oltre il mangiare. Questo modo di vivere fa comodo ai poteri forti: più si fanno debiti e più loro guadagnano. Spazziamo via le nubi che avvolgono la vita degli italiani. Ricostruiamo l’Italia che abbiamo perso, perché così non si può più andare avanti.
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