
La riapertura delle scuole parte tutta in salita. Ci sono molte difficoltà e ci sono molte incognite ancora da sciogliere. In questi giorni sono partiti i test per gli insegnanti e lo screening sul personale fa emergere i primi casi di positività tra i docenti: finora già 20 in Umbria e 6 nel Trevigiano. E sono ancora tanti i nodi da affrontare, per una partita che si gioca sempre di più sul piano politico.
Il governo cerca di correre ai ripari, anche perché il 14 settembre si avvicina e per questa data tutto deve essere al posto suo, non si può fare lo stesso errore delle vacanze estive, in gioco c’è la salute dei giovani e dei bambini. Sui trasporti già ci sono le prime indicazioni: per salire sugli scuolabus bisognerà prima misurare la febbre a casa e a bordo sarà consentita la capienza massima solo per un tragitto che duri un massimo di 15 minuti. In questo caso sembra di commettere lo stesso errore delle discoteche, poiché ci vogliono pochi minuti per infettare una persona da parte di un positivo, quindi 15 minuti in un autobus affollato è la strada maestra per diffondere il virus se al suo interno c’è una persona positiva al coronavirus.
C’è da sciogliere il nodo della mascherina in classe. Anche in questo caso è impossibile tenere i ragazzi e i bambini per sei ore con la mascherina al volto. Oggi riparte il confronto del governo e si affronteranno anche i temi dei trasporti, dei test e della gestione di eventuali episodi di contagio tra gli alunni.
Al di là delle polemiche, sono appena partiti i test sierologici al personale della scuola. In Umbria i 1.334 test sierologici per il Covid ai quali è stato sottoposto il personale scolastico hanno evidenziato che 20 persone sono entrate a contatto con il virus: sono momentaneamente in isolamento in attesa del risultato del tampone. Ci sono invece sei casi di positività tra i test Covid effettuati tra il personale scolastico nel Trevigiano, ora richiamato per effettuare il tampone. E a Bergamo sono già oltre seimila le persone prenotate per il sierologico in vista della riapertura dei plessi scolastici. “Potremmo avere rilevazioni positive alte, fino al 50% anche in altre aree”, avverte Maddalena Gissi della Cisl Scuola.
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