
ROMA – L’ex premier Matteo Renzi ha sempre riso per la proposta del M5S di instituire in Italia il reddito minimo per tutti i cittadini italiani sottoposti a condizioni di povertà o di difficoltà per mancanza di alvoro. Le risate di Renzi sono state stoppate addirittura dall’unione europea. Che ha deciso di dare man forte al M5S su una questione che riguarda la dignità dei cittadini disagiati.
Con 451 si, 147 no e 42 astensioni, il Parlamento europeo dice sì alla proposta del gruppo Efdd – MoVimento 5 Stelle. Il rapporto è una road map per azzerare la povertà in Europa e Italia, unico Paese assieme alla Grecia, a non prevedere un reddito minimo per tutti i cittadini.
Le misure approvate dal parlamento europeo riguardano:
1) l’uso del Fondo sociale europeo per cofinanziare il reddito di cittadinanza
2) una direttiva della Commissione europea vincolante per tutti gli Stati membri
3) reddito di cittadinanza per tutti i cittadini colpiti dalle recessioni economiche è uno strumento di inclusione attiva, promuove la partecipazione e l’inclusione sociale.
4) l’indicazione di un importo per la determinazione di questo reddito: il 60% del reddito medio nazionale.
Questo voto è la rivincita per tutti quei cittadini che si sono visti pignorare i propri beni poiché erano impossibilitati a pagare per mancanza di reddito. È una rivincita per tutti quelli che rovistano nei cassonetti della spazzatura alla ricerca di qualcosa ancora buona per mangiare. È una rivincita per tutti quelli che hanno perso il lavoro e non riescono più a trovarlo. È una rivincita contro una politica arrogante che fa del cittadino una cavia e lo priva anche delle cose più essenziali. È la rivincita della dignità umana ad avere il diritto di vivere.
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