
“In relazione a propagandistici e falsi accostamenti fra l’incendio di sabato scorso presso l’area industriale di Battipaglia e la mancata rimozione delle ecoballe si rende opportuno stabilire la verità dei fatti. Il programma regionale di rimozione delle ecoballe riguarda l’enorme accumulo di rifiuti domestici avvenuto fra il 2000 ed il 2009 presso siti a gestione pubblica – spiega l’assessore all’ambiente della regione Campania Fulvio Bonavitacola – L’incendio di Battipaglia è avvenuto presso un impianto privato e riguarda rifiuti speciali (non domestici) accumulati nei mesi scorsi. Dire che tale incendio è conseguente alla mancata rimozione delle ecoballe è una grande balla e basta. Ciò non toglie nulla alla gravità del fatto ed all’urgenza di accertare ogni responsabilità, visto che Battipaglia è stata periodicamente colpita nel recente passato da episodi analoghi. Ed occorre mettere in campo ogni azione per evitare il ripetersi di altri incendi, a partire dall’attuazione delle nuove linee guida regionali per la prevenzione e la sicurezza dei siti ove sono depositati rifiuti di qualsiasi tipologia. Unitamente al rafforzamento dei controlli e monitoraggi degli impianti interessati.
È abbastanza miserevole il tentativo di
scaricare responsabilità sulla Regione anche laddove è chiarissimo che non
c’entra nulla. Ma lo scaricabarile è scorrettezza alquanto frequente nel
settore delle problematiche ambientali. Ne è riprova il maldestro tentativo di
attribuire alla Regione responsabilità gestionali nel dover fronteggiare il
fabbisogno di destinazioni alternative dei rifiuti che non potranno essere
trattati a settembre presso il Termovalorizzatore di Acerra, per il fermo
previsto. La Regione ha svolto e svolgerà fino in fondo, con responsabilità,
una funzione di coordinamento e supporto nei confronti di province e loro
società operative, Comuni ed Enti d’ambito per superare ogni criticità. Ma va
ricordato che sono gli Enti territoriali ad esercitare le funzioni gestionali
del ciclo ordinario e delle sue criticità temporanee. Sorprende che il Ministro
dell’Ambiente trascuri questo dato, evidenziando presunti ritardi nel
coinvolgimento del governo sulla problematica del fermo di settembre del
Termovalorizzatore di Acerra. La vicenda è nota da mesi e nulla ha impedito al
governo di dare un contributo per agevolare la soluzione. Al momento il
contributo più significativo ricevuto dalla Regione da parte del Governo in
carica è stato il taglio in finanziaria 2019 del fondo per interventi connessi
al funzionamento del Termovalorizzatore di Acerra, da molti anni riconosciuto
ed erogato per 25 milioni di euro annui.
Questi sono i fatti. Intanto domani si
chiude l’ultima gara regionale per completare la rimozione delle ecoballe e
venerdì si terrà un incontro in regione con Eda e società provinciali per
ultimare il piano in vista della chiusura di settembre del Termovalorizzatore.
Il lavoro continua incessante, nonostante le chiacchiere e le
scorrettezze”.
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