
ROMA- «La radio è una palestra straordinaria e la sua forza è la grandissima agilità…si avvale del potere della parola e della venerazione per la fantasia», sono le parole di Renzo Arbore nella prefazione del libro “Parole parole…alla Radio”, edito da Graus Editore e scritto da Savino Zaba, conduttore radiofonico, televisivo, attore. Il libro, che sarà presentato mercoledì 2 agosto 2017 al Festival letterario “Cinema e Libri” presso l’Isola del cinema – Spazio Q8 di Roma, è un saggio storico – linguistico sul linguaggio radiofonico dagli anni Venti ai giorni nostri.
L’autore, partendo dalla nascita della radio – il 6 ottobre del 1924, a Roma, in una sala dell’URI (Unione Radiofonica Italiana) – racconta l’evoluzione storica della radio, di come è cambiato il linguaggio radiofonico e dell’avvento dei network radiofonici e delle web-radio.
Zaba, che lo scorso 24 giugno ha festeggiato trenta anni di radio, ricorda che Renzo Arbore, insieme a Gianni Boncompagni, ha rivoluzionato il modo di fare radio con programmi come “Bandiera Gialla” del 1965, e poi con “Alto Gradimento”, trasmissioni nelle quali si usava il linguaggio “parlato”, improvvisato, e non più il “parlato-scritto”, quello disciplinato da regole severe, con copioni che prima di andare in onda dovevano essere visionati da un comitato di censura.
A metà del libro, poi, vi è la parte dedicata allo scrittore, studioso e consulente culturale Rai, Emilio Gadda, autore del libro “Norme per la redazione di un testo radiofonico” con un approccio critico e linguistico del testo del 1953: «…che veniva consegnato, insieme al contratto, ai conduttori radiofonici assunti alla Rai. Gadda consigliava di non parlare più di 15 minuti al microfono. Oggi la soglia di attenzione non supera i 3 – 4 minuti: bisogna essere veloci, ritmici, sintetici. Bisogna avere una voce radiogenica che abbia una certa musicalità e armonia, capace di catturare l’attenzione. Arbore nella prefazione dice che la radio è molto più avanti rispetto alla televisione», racconta Zaba. In radio, infatti, si può ancora sperimentare, si può provocare, azzardare, la televisione, invece, è ingabbiata in meccanismi che forse non la rendono completamente libera. La radio continua a conservare la sua magia: è un’amica fedele, una meravigliosa compagna di vita con 39milioni di persone che ogni giorno la accendono anche solo per cinque minuti.
Di questo volume della collezione Coralli di Graus, che sottolinea la straordinarietà e la magia di questo mezzo che cresce, migliora, e si aggiorna in continuazione ne parleranno con l’autore il Responsabile del Festival letterario “Cinema &libri” Giovanni Fabiano ed il conduttore Rai Umberto Broccoli.
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