
Estate 2019. Napoli, Centro storico. Una domenica di fine giugno, l’attrice Rosalia Porcaro entra in un bar per consumare un gelato. Quindi, pagata alla cassa una coppa al gusto di crema e amarena, attende in fila al balcone il suo turno, quando una donna anziana le si avvicina e , scrutatala attentamente ,domanda: “Scusate, signo’, ma io e voi non ci siamo già viste da qualche altra parte?…”. “Eh, Signo’, No, non mi pare!…Forse, sapete com’è? , è che io tengo un viso comune…assomiglio a un sacco di gente!…e magari, pure a qualcuno che conoscete voi!…”, replica,ironica, la Porcaro. “No, no, Signo’, che dite?…voi tenete proprio una faccia conosciuta…ma il fatto è che non saprei dire dove vi ho vista…Aspettate, ma voi , per caso, non stavate un mese fa al battesimo della figlia di don Salvatore, il parrucchiere della Pignasecca?…non eravate voi quella ballerina che intratteneva la sala con quella danza esotica, com’è cbe si chiama?…ah, sì, la “Maccherona”!…Complimenti, Signori’!, com’ervate brava…e come eravate bella,poi!…con quel vestito di lamè…tutta luccicante…mi sembravate un diamante!…”, si complimenta l’anziana signora. “Un diamante io, Signo’?…e chi l’ha mai visto un diamante!…No, no, nessun diamante… e poi io no ho mai ballato in vita mia!…qualche volta ho recitato , questo sì!…”, esclama la Porcaro. “Uh!, ma allora voi siete un’attrice?…allora, ecco, mo’ si spiega dove vi ho vista!…ma voi dov’è che rectitate, alla Rai o a Mediasèt?…”, chiede la signora all’attrice. “Eh, Signo’, magari!…no, no, io ho recitato sempre e solo a scuola o nella mia fantasia!…”, dissimula l’attrice, bruscamente interrotta dal barista, pronto a prendere l’ordinazione: “Belle Signore, scusate se vi interrompo,ma è arrivato il vostro turno…allora, ditemi un po’ che vi servo?…”. “Singo’ , andate, prego, ordinate prima voi!…io, intanto, decido quali gusti nuovi assaggiare…perché sapete : sono assai golosa e sto un po’ confusa, ho cambiato un poco idea!…”, rivela la Porcaro, a cui squilla improvvisamente il telefonino : “Scusate, Signo’…ma io vi debbo salutare…debbo scappare…mi hanno ricordato un appuntamento di cui mi ero completamente dimenticata…Signo’, è stato un piacere avervi conosciuto!… Buon gelato, eh, mi raccomando…, alla prossima!…”. “Eh, quant’è bellella, eh?!…E’ proprio un peccato che non fa l’attrice alla Rai o a Mediasèt!…Vabbuo’, va… compro il solito gelato per quello scocciante di mio marito che comanda sempre : vaniglia e cioccolato!”, ordina la signora, aggiungendo: “…Ah,ma io non ne posso più!…io, mio marito, un giorno o l’altro, lo divorzio!…quello non è mio marito… è il mio principale!…però, che t’aggia di’?: io , ho voglio bene ‘o principale mio!…”. “Signo’, ma non ve ne siete proprio accorta?…la signora di prima, intendo…era Rosalia Porcaro, l’attrice…Voi l’avete pure citata, adesso…Avete citato una sua battuta, anzi quella del suo personaggio più famoso: “Veronica”, l’ammonisce il barista, chiosando: “…Quello, sapete com’è signo’? , con gli attori è sempre così, si fa confusione tra la persona e il personaggio che interpretano…e quando, come in questo caso, prevale il personaggio, uno si ricorda poco la persona e finisce che non la riconosce!…”.
“Come nascono Veronica, Assunthamm e tutti gli altri personaggi? Mi guardo intorno , osservo la realtà , scelgo dei personaggi e li trasformo caratterizzandoli in maniera comica , ma sono personaggi reali”. Così,qualche tempo fa, l’attrice Rosalia Porcaro raccontava a un cronista l’origine del suo repertorio teatrale e televisivo. Nata a Casoria, comune in provincia di Napoli, il 27 gennaio 1966, dopo le scuole Elementari e Medie, si iscrive presso il Liceo Scientifico “Filippo Brunelleschi” di Afragola, mostrando una certa inclinazione per lo Spettacolo. Infatti, conseguita la licenza liceale, nel 1984 si iscrive a una scuola di recitazione, terminata la quale entra nelle compagnie degli attori Antonio Casagrande, Rino Marcelli e Renato Carpentieri. Quindi, ingaggiata dalla compagnia del Teatro Bellini,per sostituire un’attrice in una commedia di Eduardo Scarpetta, fra la fine degli anni Ottantanta e l’inizio dei Novanta, partecipa a numerosi spettacoli di prosa scritti da autori quali: Jules Laforgue, Giambattista Basile, Luigi Pirandello e Georges Feydeau. Poi, nel 1997, preso parte a una rassegna di talenti emergenti della comcità ,svoltasi presso il Maschio Angioino, si fa notare, riscuotendo un largo consenso di pubblico con il personaggio da lei scritto e interpretato di “Veronica”, operaia di una fabbrica di borse, sfruttata dal suo capo e vessata dalla suocera, che, per ingenuità ,non si accorge delle angherie subite. Scritturata, in seguito, dai dirigenti di una emittente locale campana, Telegaribaldi, interpreta nuovi personaggi, come la suocera di Veronica, donna “di cultura”, cinica e meschina che disprezza la nuora e il marito, grazie ai quali ottiene la ribalta nazionale. Nel 2000 , infatti, esordisce nelle trasmissoni Rai : “Convenscion”, “Superconvescion” e “L’ottavo nano“, programma quest’ultimo in cui presenta il nuovo personaggio di “Natascha”, cantante neomelodica napoletana che dispensa consigli sull’amore alquanto disincantati, con cui ben presto approda nello show “Markette” ,condotto su LA7 da Piero Chiambretti e nel varietà radiofonico di Radio Kiss Kiss, “Pelo e Contropelo“. Nel 2002, dimostrata una certa versatilità nell’alternare a ruoli comici l’interpretazione drammatica di testi come il monologo scritto da Dario Fo e Franca Rame “Una donna sola”, da lei stessa riadattato per la versione televisiva, anadata in onda su Rai2, non tralascia la sua natura di caratterista, ideando un altro personaggio: quello di “Assundham“, donna afgana del Sud, che, con cadenza napoletana, ironizza sulla democrazia della guerra e parla del mondo visto dalla prospettiva di un velo, presentato nel programma Mediaset “Zelig Off”. Parte del cast della trasmissione comica di Canale 5 per diverse stagioni fino al 2010, prende parte anche a pellicole (“No problem” di Vincenzo Salemme,”Il seme della discordia” di Pappi Corsicato, “La fabbrica dei tedeschi” di Mimmo Calopresti, “I mostri oggi” di Enrico Oldoini, “Indovina chi viene a Natale? di Fausto Brizzi e “Il ricco , il povero e il maggiordomo” di Aldo, Giovanni e Giacomo)e a serie televisive (“Notte prima degli esami” di Elisabetta Marchetti e “Area Paradiso” di Diego Abatantuono). Tra i comici di punta del programma di Sabina Guzzanti “Un due tre stella”, in onda su La7, interpreta “Elena”, la moglie del ragionier Luigi Iannello nella versione televisiva Rai della commedia di Eduardo De Filippo “Sabato,domenica lunedì“, diretta da Massimo Ranieri e Franza Di Rosa. Protagonista nel 2017 del cortometraggio-denuncia contro la violenza sulle donne dal titolo: “Se mi uccidi, poi a chi picchi?” , del film pluripremiato dei Manetti Bros “Ammore e malavita” e della pièce teatrale “Core ‘ngrato“,ispirata da una vicenda personale dell’attrice e, scritta con Corrado Ardone per mettere in luce le difficoltà e le sofferenze vissute dagli ammalati di Alzheimer e dalle loro famiglie, di recente, ha detto : “Mi affeziono ai miei personaggi, ma non troppo, altrimenti a furia di ripeterli potrei annoiare il grande pubblico e ,dunque, finisco per affezionarmi a quelli che faccio di meno. Creare un personaggio, non è semplice : ci vuole del tempo per farli nascere e quasi sempre in ogni ruolo c’è qualcosa di me. A volte , quando crei un personaggio e ti trovi a parlare in determinati modi che assumerebbe uno di loro, ti fermi a riflettere pensando che ,in realtà, quello è un tono tuo, che però viene evidenziato dal tuo personaggio”.
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